Canzoni

ENRICO TOTI

Anno: 1922

Gruppo:

Testo: Giuseppe Palumbo
Musica: Carlo Battistini

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Un bersagliere in testa al reggimento
marciava col fucile e la stampella.
Cantava, era romano
Si rivelava dal suo chiaro accento
ed un saluto alla sua Roma bella
mandava da lontano
marciava per la frontiera a cuore contento
quel mutilato pieno d’ardimento.
Bersaglieri avanti, avanti
con le piume svolazzanti
per l’Italia nostro amore
lo stranier si vincerà

Note

Enrico Toti (Roma, 20 agosto 1882 – Monfalcone, 6 agosto 1916) è stato un patriota italiano che, nonostante la perdita di una gamba durante la sua attività di meccanico ferroviere combatte da nella Grande Guerra. La menomazione infatti l’aveva reso non arruolabile nell’esercito, ma il suo amor di Patria lo portò a combattere come soldato irregolare nelle file dei Bersaglieri e a partecipare a varie azioni militari, una delle quali gli fu fatale.
Nell’agosto del 1916, durante la sesta battaglia dell'Isonzo (che portò alla conquista di Gorizia) rimasto in una trincea sguarnita nei dintorni di Monfalcone, continuò a combattere nonostante fosse stato colpito dai proiettili austriaci e cadde incitando i suoi compagni all'assalto. Il suo gesto assurse a simbolo dell'eroismo e del senso di abnegazione del militare e del patriota italiano e fu immortalato in una famosa copertina della Domenica del Corriere. La copertina illustrata da Achille Beltrame mostrava Toti in piedi tra le sue truppe nell'atto di scagliare la propria stampella verso le truppe austriache prima di morire.
Il re Vittorio Emanuele III gli conferì la medaglia d'oro al valor militare; oltre a una varia toponomastica, gli furono intitolate scuole, monumenti, una legione ferroviaria durante il fascismo nonché due mezzi sottomarini, uno della Regia Marina e l'altro della Marina Militare. A Roma, sua città natale, Toti è omaggiato in due monumenti: uno, al Pincio, nel parco di Villa Borghese, espressamente a lui dedicato e un altro, a Porta Pia, dedicato ai Bersaglieri e nel cui basamento Toti è raffigurato.