Canzoni

INNO DEL GRAPPA

Anno: 1929

Gruppo:

Testo: Vittorio Emanuele Bravetta
Musica: M. Anita Galleani

Un santo Patriarca, dai candidi capelli,
sul Grappa benedisse la mite Madonnina . . .
La Vergine commossa vegliava sugli agnelli
che belano smarriti dentro l'ombra vespertina.

Vegliava sui rifugi e i casolari,
sul miele dei pacifici alveari ;
e il Grappa La pregava : mia Signora,
proteggi Tu la gente che lavora,
respingi i morbi, o Vergine Maria,
i nembi, le valanghe ! E così sia.


Ma un nembo sopravvenne, di ferro, di granate:
la guerra furibonda che stronca, schianta, svelle . .
La Vergine, passando tra i morti e le barelle,
discese giù dal Grappa con le membra mutilate.

Dimentichi del male che li strazia,
mille feriti chiedono una grazia;
mentre il chirurgo fruga, taglia, strappa,
implorano: Madonna salva il Grappa!
Con le Tue sette Spade, o Madre pia,
respingi l' invasore ! . . . E così sia.


Dal Pertica feroce, ripreso brano, a brano,
alfine la Vittoria d' Italia spicca il volo . . .
Tra i morti al ciel si leva il braccio di Cadlolo
e stringe il Tricolore nella fredda, esangue mano.

S' accende quella piccola bandiera
come una fiamma sopra bianca cera.
Il Fante, che la vede mentre zappa
e scava nuove tombe sotto il Grappa,
si segna in fronte e mormora Maria,
dà pace ai nostri Morti ! E così sia.