Canzoni

LA CANTATA DEL BARBARIGO

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Testo e musica: (Anonimo)

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Quando da Spezia partimmo un mattino
e per il fronte prendemmo il cammino,
oh, quanta gente ci salutava,
oh, quanta gente che non ci andava;
e gira, gira l’elica in fondo al mar,
questa è la vita a terra, la vita in buca del marinar…

E giunti a Roma, la Capitale,
noi fummo accolti, invero, un po’ male,
ché per le strade s’udiva dire:
“Chi son questi pazzi che vanno a morire?”;
e gira, gira l’elica in fondo al mar,
questa è la vita a terra, la vita in buca del marinar…

A Sermoneta c’è un vecchio castello,
della contrada è certo il più bello,
quante granate scoppiavan nel piano,
noi lo provammo un dì non lontano;
e gira, gira l’elica in fondo al mar,
questa è la vita a terra, la vita in buca del marinar…

E tra Cisterna ed il Lago Fogliano,
c’è un marinaio col mitra in mano,
scarpe nel fango, capelli alla luna,
pensa alla mamma, sogna la bruna;
e gira, gira l’elica in fondo al mar,
questa è la vita a terra, la vita in buca del marinar…

E già sono morti Spagna e Frezza,
che hanno peccato di leggerezza,
saranno mandati sotto processo
perché son morti senza permesso;
e gira, gira l’elica in fondo al mar,
questa è la vita a terra, la vita in buca del marinar…

E tra Littoria e Borgo Tre Ponti
otto cannoni sono già pronti,
a chi la gloria se tutto va bene?
A Carnevali ed a noi le pene;
e gira, gira l’elica in fondo al mar,
questa è la vita a terra, la vita in buca del marinar…

O “Barbarigo” lo sai tu perché
sì tante mamme hanno pianto per te?
Perché si voleva che il suolo romano
fosse bagnato di sangue italiano;
e gira, gira l’elica in fondo al mar,
questa è la vita a terra, la vita in buca del marinar…

Quante persone abbiamo vedute
a cui quest’aria non da salute,
ma duri a morire qui noi restiamo
sol perché “Siamo quel che siamo”.
e gira, gira l’elica in fondo al mar,
questa è la vita a terra, la vita in buca del marinar…

“Lupo”, “Mai morti” e qualche mai vivo
si sono fatti un bel distintivo
ma il distintivo nostro è più fiero:
sono le croci del cimitero;
e gira, gira l’elica in fondo al mar,
questa è la vita a terra, la vita in buca del marinar…