Canzoni

POVERO SELASSIÈ

Anno:

Gruppo:

Testo: Maggi, Simonetti
Musica: (Anonimo)

Con le dum-dum combatte il barbaro abissino,
ma salderemo presto pur questo conticino!

Ailè! Povero Selassiè!


Dagli Svedesi amici, focosi per natura,
fu presto appresa un’arte ch’è poi la fregatura!

Ailè! Povero Selassiè!


Accendi una candela ad Eden protettore,
sul tuo tucul, Neghesti, ti si pianta il Tricolore!

Ailè! Povero Selassiè!


Vogliam condurti a Roma rinchiuso in un gabbione
per farti far sul serio dell’Africa il leone!

Ailè! Povero Selassiè!


Non piangere, mia cara, stringendomi sul petto,
con la pelle del Negus farò uno scendiletto!

Ailè! Povero Selassiè!


Per fare l’avanzata ci son dei muli lesti,
ma un giorno torneremo in groppa del Neghesti!

Ailè! Povero Selassiè!


Al porto di Livorno una fontana vale,
ma certo avrà più pregio coi mori al naturale!

Ailè! Povero Selassiè!


In Abissinia è d’uso fuggir ogni persona,
così c’ogni guerrier è campion di maratona!

Ailè! Povero Selassiè!


Ci negan la benzina e di benzol l’essenza,
perché occorre al Negus e a smacchiare la coscienza!

Ailè! Povero Selassiè!


Per conservar la pelle e per salvare il tetto :/
con croci rosse il Negus s’è dipinto pure il letto!

Ailè! Povero Selassiè!


La terra d’Abissinia ci da le frutta sane,
ma al Negus e seguaci lasciamo le banane!

Ailè! Povero Selassiè!


Per essere fuggito un ras fu frustato, :/
oggi ogni ras che trema si vede già impiccato!

Ailè! Povero Selassiè!

Note

Strofette sull'aria di "Bombacè".