Canzoni

MARINAI D'ITALIA

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Testo e musica: (Anonimo)

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Eran marinai d’Italia
quelli che in mille e ottocento a Tripoli
tennero testa a ventimila turchi ed arabi
con sette giorni e sette notti di battaglia.
Eran marinai d’Italia
quei che nel sole, con navigli fragili,
han violato i Dardanelli inviolabili
fra sbarramenti di torpedini e mitralgia.

Marinaio d’Italia, là
su quel mar che tue glorie sa,
quanti allor, quanti fior
di fraterno amor,
t’inviamo con semplicità!
Marinaio d’Italia va:
la tua nave confini no ha:
più che mai oggi sai
che pel mondo vai
messaggero d’Italianità.


Eran marinai d’Italia
quei che in Trieste ed in Pola penetrarono,
che in motoscafo due giganti inabissarono
e che di Buccari beffaron la sbirraglia.
Fieri marinai d’Italia
che in adriatico per non arrendersi
col sommergibile squarciato s’immolarono
e laggiù dormono nella bara di ferraglia.

Marinaio d’Italia, là
su quel mar che tue glorie sa,
quanti allor, quanti fior
di fraterno amor,
t’inviamo con semplicità!
Marinaio d’Italia va:
la tua nave confini no ha:
più che mai oggi sai
che pel mondo vai
messaggero d’Italianità.


Baldi marinai d’Italia
dal grande cuor sotto l’azzurra maglia,
che tra un concerto di chitarra e mandolino
una pipata, una canzone, un bicchierino,
sanno, o bella e dolce Italia,
dai motoscafi insino all’ “Ammiraglia”,
a terra, in mar, vicin, lontan, morir per te
gridando ancor a fior del gorgo “Viva il Re”!

Marinaio d’Italia, là
su quel mar che tue glorie sa,
quanti allor, quanti fior
di fraterno amor,
t’inviamo con semplicità!
Marinaio del nostro cuor,
Missionario del tricolor,
più che mai dove andrai
tu gridar potrai:
“Siamo al Polo e andrem più oltre ancor!”