IL FATO DI ROMA
Anno: 1936
Gruppo:
Testo e musica: Ernesto BarangerMenu
Roma levò la fiaccola lucente.
Mentre il mondo opprimea la cecità ...
E gridò forte qua venga ogni gente
e avrà la luce della civiltà.
E tutto il mondo prese quel lume
e ogni plaga remota si schirò ....
finchè soltanto un languido barlume
di tanta lucentezza a lei restò.
Ma il genio non fu tardo
d’Italia a dire allor ...
Verrà Re Savoiardo
Chiamato “il Vincitor”.
La gelosia di chi tutto il vantaggio
Colse da Roma in lei s’inviperì ...
E disse tutto ne sia spento il raggio
e Roma vegga il suo ultimo dì.
Ma fiero lottator si aderse il Duce
Messo dal cielo ora il prodigio appar ...
dal nostro fato la splendente luce
con le leggi e con l’armi Ei fa brillar.
Non fu canto bugiardo
quel che si udiva allor ...
Venne il Re savoiardo
Vittorio Imperator.
Mentre il mondo opprimea la cecità ...
E gridò forte qua venga ogni gente
e avrà la luce della civiltà.
E tutto il mondo prese quel lume
e ogni plaga remota si schirò ....
finchè soltanto un languido barlume
di tanta lucentezza a lei restò.
Ma il genio non fu tardo
d’Italia a dire allor ...
Verrà Re Savoiardo
Chiamato “il Vincitor”.
La gelosia di chi tutto il vantaggio
Colse da Roma in lei s’inviperì ...
E disse tutto ne sia spento il raggio
e Roma vegga il suo ultimo dì.
Ma fiero lottator si aderse il Duce
Messo dal cielo ora il prodigio appar ...
dal nostro fato la splendente luce
con le leggi e con l’armi Ei fa brillar.
Non fu canto bugiardo
quel che si udiva allor ...
Venne il Re savoiardo
Vittorio Imperator.