Canzoni

CANZONE FASCISTA

Anno: 1923

Gruppo:

Testo: Ennio Neri
Musica: Gino Simi

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Egli formò coi primi, nel silenzio e nel dolore,
l’ardito fascio della gioventù,
e lei l’amò, divise il suo fervore,
volle, con lui, l’Italia grande ancor;
una camicia nera gli cucì con le sue mani
e, nelle veglie ardenti, un voto si levò:

“Orsù, Camicia Nera,
traversa i monti e i mari,
oggi l’Italia s’affida al tuo amore,
fa che ritorni all’antico splendore;
Giovinezza, in te trionfi
sopra i vili e i traditor.”

Il Duce disse: “È l’ora!”, e lui partì col cuor contento,
ansiosa ad aspettarlo lei restò:
ore febbrili, ore di tormento…
tutte le angoscie nel suo cuor provò;
quando, a un tratto, intese gli alalà della vittoria
e, come folle, al canto la sua voce unì:

Per te, Camicia Nera,
l’Italia è Italia ancora,
per te del mondo ritorna regina,
Giovinezza! Giovinezza!
Primavera di beltà…

Ma lui tornò portato dai compagni sulle braccia,
le ritornò ferito, il suo tesor,
lei gli baciò la bocca smorta e ghiaccia,
perdutamente se lo strinse al cuor,
quindi gli disse: “Amore, benedetto il tuo soffrire:
oggi è l’Italia ancora grande sol per te!”

E tu, Camicia Nera,
dal sangue tuo bagnata,
segni la meta d’un nuovo cammino,
l’alba radiosa d’un grande destino:
Giovinezza, in te trionfa,
l’avvenire tuo sarà…

Per te, Camicia Nera,
l’Italia è Italia ancora,
per te del mondo ritorna regina,
Giovinezza! Giovinezza!
Primavera di beltà…