Canzoni

SAN MANGANELLO

Anno:

Gruppo:

Testo: Leone Stilet
Musica: (Anonimo)

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O San Manganello,
che spacchi se tocchi,
ti levo il cappello
e piego i ginocchi:
ti predico anch’io
mandato da Dio!…
Sei solido e bello,
o San Manganello!
D’Italia nel Regno
facesti fracasso:
le teste di legno
in alto ed in basso
son state domate:
con quattro legnate
lor desti il cervello
o San Manganello.

Un tronco piallato
su teste, su schiene,
con forza è cascato
e a posto le tiene.
Sanato ad un tratto
ne fu il mentecatto,
tornogli il cervello
per San Manganello.
Tacete, tacete!
Lasciate il reame
o bestie che siete
a un Santo in legname!
Vi sa bastonare
ma non fucilare,
non apre macello
il San Manganello!

E se il comunista
solleva la cresta
arriva il Fascista,
gli rompe la testa.
Orsù, vivaddio,
chiamatelo Dio
ché torna a cappello
di San Manganello.
Venuto è il Serpente
che il sonno vi ha scosso,
domato ha repente
lo sciopero rosso;
o bestie impotenti
strappato v’ha i denti,
v’ha messo il cervello
il San Manganello.
Un popolo pieno
di tante fortune
non può far a meno
del senso comune.
Italia! Hai domato
il bruto arrabbiato!
Evviva il randello
di San Manganello!

Note

In “Il Littore”, citato in “Gli anni del Fascismo”, vol. 1, di Autori Vari, Ciarrapico, Roma, 1981, pag. 299