Canzoni

CANTO DELLE DONNE FASCISTE

Anno: 1921

Gruppo:

Testo: Giuseppina Zei
Musica: G. B. Pironi

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Cosa importa se siam donne?
Non alberga in noi paura
né c’intralciano le gonne
nella lotta santa e pura,
sempre unite e sempre forti,
o fratelli pugneremo,
vendicando i nostri morti
con italica virtù.

Giovinezza, giovinezza,
primavera di bellezza,
nel Fascismo è la salvezza
della nostra libertà.


Cosa importa a noi Fasciste
della critica severa
delle femmine pipiste
che ci stiman da galera!
Siamo franche e siam sicure
della fede e dell’onore,
aborriamo l’imposture
della falsa santità!

Giovinezza, giovinezza,
primavera di bellezza,
nel Fascismo è la salvezza
della nostra libertà.


Le beghine disprezziamo,
che non han niente di pio,
ma convinte noi crediamo
in un santo e giusto Dio;
disprezziam gli svenimenti,
le pettegole volgari,
le megere delinquenti
che han di sangue avidità.

Giovinezza, giovinezza,
primavera di bellezza,
nel Fascismo è la salvezza
della nostra libertà.


Della donna è la missione
d’insegnar fede ed amore
e trasmetter la passione
della Patria in ogni cuore!
È la nostra fede immensa
che può dar la redenzione
e formare ogni coscienza
per l’italico avvenir!

Giovinezza, giovinezza,
primavera di bellezza,
nel Fascismo è la salvezza
della nostra libertà.


Che si viva o che si muoia,
noi sarem la vostra face
nel dolore e nella gioia,
nella guerra e nella pace!
Giunga a voi come promessa,
o fratelli, il nostro canto
di chi pugna per la stessa
oltraggiata civiltà.

Giovinezza, giovinezza,
primavera di bellezza,
nel Fascismo è la salvezza
della nostra libertà.


Su venite comunisti
a sfogar le vostre ire,
come i martiri fascisti
anche noi sappiam morire!
C’è una luce che ci ammalia,
che ci guida e che ci sprona,
è la luce dell’Italia
che nessuno spegnerà.

Giovinezza, giovinezza,
primavera di bellezza,
nel Fascismo è la salvezza
della nostra libertà.