Canzoni

RATAPLAN

Anno:

Gruppo:

Testo: Giovanni Battista Gastaldi
Musica: Raffaele Cucconato

Menu


A vent'anni saremo chiamati,
o fratelli, dell'armi al dover,
a vent'anni saremo soldati,
fior d'alpini, valenti artiglier.
Abbracciando i parenti, gli amici,
che di noi orgogliosi saran,
canteremo, partendo felici:
rataplan, rataplan, rataplan!

Ove fremono bandiere dal superbo tricolor
alle italiche frontiere, veglieremo difensor.
Veglierem per intimare ai nemici "Chi va lā?
Nč dai monti nč dal mare nessuno passa per di quā!"


Al ritorno da lunga fazione,
sul lettuccio che lieti ci fa,
della mamma dolce visione
a baciarci nel sonno verrā.
Quante volte, nell'alba silente,
mentre fugge il pensier lontan,
s'udirā la chiamata repente:

rataplan, rataplan, rataplan!
Ove fremono bandiere dal superbo tricolor
alle italiche frontiere, veglieremo difensor.
Veglierem per intimare ai nemici "Chi va lā?
Nč dai monti nč dal mare nessuno passa per di quā!"


O compagni, se l'inno di guerra
la Regina Lazial canterā,
difendiamo l'italica terra,
nč ci affreni la giovane etā.
Dove sono, fanciulli e vegliardi,
quando romba il cannone italian?
tutti in armi, cantando gagliardi:

rataplan, rataplan, rataplan!
Ove fremono bandiere dal superbo tricolor
alle italiche frontiere, veglieremo difensor.
Veglierem per intimare ai nemici "Chi va lā?
Nč dai monti nč dal mare nessuno passa per di quā!"

Note

Versione in Italiano de “La marcia dij coscrit piemontčis” scritta dagli stessi autori ( Gastaldi l’ha firmata con lo pseudonimo di Tito Livido) alla fine dell’ 800.