Canzoni

LA BELLA RAGAZZA TURCA INNAMORATA DEI SOLDATI ITALIANI

Anno: 1913

Gruppo:

Testo e musica: Lorenzo Magazzini

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Brava Turchia con l’Italia hai fatto la pace
Ora mi piace - fare all' amo
Con gli Italiani - che son bravi militari
Gentili e cari - quanti baci gli darò
Quando suona il mezzogiorno
Me lo tengo a torno
Questo di Livorno
Con gran piacere glié bersagliere
Questo caro soldatino
Per nome Beppino
Ben che sia piccino
Ma è molto svelto per fare all’amor.


Poi c'è il secondo - questo gliè di fanteria
Con bramosia lui vien da me,
Quando mi tocca - uno scatto fo di molla
Io con l' ampolla - gli do subito da ber
Ed appena che ha bevuto
Me lo fa il salato
Io non lo rifiuto
Perché è carino - glié fiorentino
Lui mi dice son fedele
Prendi il dolce miele
Qui dal tuo Michele
Presto a Firenze ti menò con me.


Poi e' è il terzo glié di cavallerìa pesante
Si chiama Argante - a Pisa sta
Quando mi trova - sola in Tripoli davvero
Il suo pensiero - gliè di farmi cavalcar
Quando poi s'è cavalcato
Da bravo soldato
Sul cavallo a lato
Mi dice: O bèlla scendi di sella
Vieni sopra a questa sedia
Tutto si rimedia
Si fa una commedia
Mentre che insieme all'amore si fa.


Poi viene il quarto - artigliere da montagna
Lui m'accompagna - dentro in quartier
Subito in mano - me lo mette lo squadrone
O che istruzione - mi fa fare volentier
Quando sotto e quando sopra
Con tutta manopra
Lo squadron s'adopra
Di mano a mano - bravo Gaetano
Io gli dico: Siei contento
Quando mi presento
Nel tuo reggimento?
Si, lui mi dice ali' amor si farà.


Poi ce 1' ho il quinto - anche lai è cavallerizzo
Al primo schizzo - mi fa balzar
Come un pallone - par che sia tutta di gomma
E sempre colma - la gavetta mi fa far
Di_una roba muscolosa
Buona e saporosa
Lui dice è gustosa
La puoi mangiare - senza indugiare
Io gli dico: Si capisco
Tutta la finisco
Poi mi riunisco
Col militare per fare all’amor.


Poi viene il sesto - ch' è un tenente colonnello
Come glié bello - mi vuoi baciar,
Io contraccambio - con i baci e le carezza
Tutte l’ebrezze - nell' amor di bell’età.
Dopo viene il capitano
Mi stringe la mano
Ti porto a Milano
Così mi dice - ti fo felice
Io rispondo sì di cuore.
Facendo all’amore
Capitan maggiore
Vero italiano lo vo' sempre amar.


Addio sultano - io .ti lascio e vado via
Con te in Turchia - non torno più
Giovane e schiava - sotto la tua corruzione
La religione - voglio questa di Gesù.
Perché la tua maomettana
Glié terribile e profana
Gente disumana
Non ci vo' stare - io voglio amare
Gl’Italiani che son belli
Fo' razza con quelli
Te coi Dardanelli
Fai cosa vuoi italiana mi fo.

Note

Soggetto della canzonetta: Guerra italo-turca (29/09/1911 - 18/10/1912).