Canzoni

FUORI IL PASSO

Anno: 1930

Gruppo:

Testo: Angelo Ramiro Borella
Musica: Virgilio Ranzato

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Suona la sveglia: "Accidempoli a te!,,
Corsa - lavanda - ispezion-- caffè.
Poi quattro passi che fan tanto ben:
Trenta chilometri per lo men

Fieri sen. vanno cantando canzon.
Tornano zitti e un po'ciondolon.
Ma quando stan per entrare in città, s
uona la banda e drizzar li fà.

"Fuori il passo e su belli!,,
C'è la bruna al balcon.
Sembran tanti fringuelli.
Sembran tutti leon.

C'è la zuppa stracotta
che li attende in quartier.
All'odor di pagnotta
sembran dei bersaglier.


Festa dell'arma. Permesso special.
Ma di baiocchi si sta un po'mal.
C'è però "gratis,, l'amor d'occasion.
Tutti ne fanno un' indigestion.

D'ombre in faccende son pieni i giardin :
Quand'ecco, ahimè, il campanil vicin,
getta l'allarme "È la mezza di già!?,,
"Ciao bella, ciao!” e l'armata va.
"Fuori il passo ragazzi!...,,
Ma già chiuso è il porton.
Dopo i baci e i sollazzi
si sta male in prigion.

Stesi sul tavolaccio,
quanti sogni essi fan'....
"Scemo, leva quel braccio.
Tieni a posto le man.,,


"Sveglia, su cappelloni!,,
Si riprènde il tran-tran.
Fanti allegri e burloni.
Eroi d'ieri e di doman.