Canzoni

LA SORTE DEI PRIGIONIERI

Anno:

Gruppo: Europa Civiltà

Testo: Pino Tosca | Musica: (Anonimo) | Guy Beart

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I VERSIONE

Ah, che vita schifosa quella dei prigionieri,
Bere dell'acqua sporca, pane duro da mangiar,
vedere il sole a scacchi, con gli abiti a brandelli,
dormire sopra il duro, chiusi dai chiavistelli.

Per noi non ci son feste né santi protettor,
delle bestie feroci per gli sbirri noi siam,
uno sporco secondino ordina "In cella, voi!",
i forzati della Cayenna son più felici di noi.

E voi, belle fanciulle, che avete i vostri amor
Nelle patrie galere per fede a un ideal,
restate a lor fedeli, portateli nel cuor,
siete voi le sole a capire il loro amor.

Se un giorno vedrà il cielo la mia libertà,
rimpianti da imboscato il mio cuore non avrà
andrò sulle montagne, combatterò in città
finchè questo governo paghi le sue viltà.
II VERSIONE

Ah, che vita schifosa quella dei prigionieri!
Bere dell'acqua sporca, pane duro da mangiar,
GUARDARE il sole a scacchi, con gli abiti a brandelli
dormire sopra il duro, chiusi dai chiavistelli.

Per noi non ci son feste né santi protettor,
delle bestie feroci per gli sbirri noi siam,
uno sporco secondino ordina "In cella, voi!",
i forzati della Cayenna son più felici di noi.

E voi FIERE RAGAZZE che avete i vostri amor
IN CARCERE A SOFFRIRE per fede a un ideal,
SAPPIATE CHE IN UN MONDO SENZA PIÙ UNA BANDIERA
LA PATRIA DEI FASCISTI È SOLO LA GALERA.

Se un giorno SARÒ PADRE E ANCH'IO DEI FIGLI AVRÒ
MI SPEZZERÒ LA SCHIENA PER DARGLI UN AVVENIR
LI EDUCHERÒ A COMBATTERE, A CREDERE E A SOFFRIRE
PERCHÈ NON SIANO MAI GIUDICI, INFAMI E SBIRRI.