Canzoni

UN UOMO DA PERDERE

Anno: 1978

Gruppo: FABRIZIO MARZI

Autori: Fabrizio Marzi | Walter Jeder

Come Pietro vi ho rinnegato
nell'alba del giorno dell'ira:
Mi sono aggrappato al buon senso,
mi sono sentito diverso.

Ho detto che avete sbagliato
prestando la vostra divisa
cucita di sangue e di sogni
a chi vi ha levato la vita.

A chi vi ha mandato a morire
nel nome di un "ordine nuovo"
coi soldi del nostro nemico
giocando col nostro destino.

Sei morto con un colpo in testa
e non ci potrai raccontare
la storia di un uomo bruciato
con Rover, mimetica e "sten".

E dietro al complotto sventato
chi c'era a tirare le fila
e dentro alla grande retata
i pesci chi sono e perchè?

Ma so dove sta la ragione
soltanto perchè ho rinunciato
tra ufficio, famiglia e carriera
a rabbia, speranza ed onore.

Ma il cuore è un po' matto e il passato
ritorna per battere forte,
ricorda le scelte di vita,
le inutili sfide alla morte.

Non puoi condannare te stesso,
spiegare le trame sottili
con logica fredda di toga,
con logica grassa di fifa.

E piango, ragazzo bruciato,
ultrà di un "commando" sbagliato,
se t'hanno fregato non conta:
lo stile di vita è salvato.

Note

Una storia vera degli anni settanta. Un giovane militante "scomodo" viene eliminato con un colpo alla testa.
Sono gli anni dei complotti e delle stragi. E' troppo facile spiegare tutto (trappola, errori, retroscena) con il cauto buonsenso di chi "si è messo a posto". Quel sangue versato resta una drammatica lezione di stile. Non si può archiviare senza domande. Senza rimorsi.

La canzone è dedicata a Giancarlo Esposti, di Avanguardia Nazionale Giovanile, ucciso dalla polizia, in circostanze misteriose, a Pian di Rascino il 30 maggio del 1974.