Canzoni

GIOVINEZZA

Anno: 1979

Gruppo: FABRIZIO MARZI

Autori: Fabrizio Marzi | Walter Jeder

Giovinezza era un grido,
giovinezza era una sfida,
giovinezza una piazza di stracci,
giovinezza era un disco
con parole diverse
giovinezza un giubbotto e due pugni.

Giovinezza era lei:
la camicia di seta
il sorriso negli occhi
e la mano che corre sul seno
un sapore di sangue
e la vita tra i denti
senza un grido ed il freddo che sale.

Giovinezza hai segato le sbarre
un istante e poi t'hanno sparato
giovinezza che schifo di modo
per dirti che avevi sbagliato
per dirti che avevi sbagliato.

C'era odore di bosco nell'aria
tra i barattoli della benzina
e sapore di lotta e le facce
della gente c'hè sempre cretina.
Hai lasciato un cartoccio di pelle
sei volato dal cerchio di gesso
dalla mamma col pane e col burro
e un progetto di vita buttato,
e un progetto di vita buttato.

E domenica tu,
con chi stai? che farai?
quelle labbra al sapore di menta.
E domenica tu
con chi stai? che farai?
stessi gesti e una lacrima in più.

Quei bastardi di carta stampata
poi ci rimproveranno vedrai
raccontando le storie di morte
con il solito grugno che sai.

Giovinezza, respira pulito,
non si compra non si può inventare
giovinezza ora è un vetro spaccato
ciovinezza è una strada deserta
giovinezza una strada deserta.

Note

La pallottola di un poliziotto ("uno schifo di modo per dirti sbagliato") stronca la vita di un ragazzo, mette la parola fine alle sue speranze. Lotta, ideali, ma anche ricordi d'amore sapore delle cose di sempre. Tutto potrebbe essere archiviato con poche righe dal piombo vile della cronaca. Ma la giovinezza non si può inventare, comprare, uccidere. Non si può chiudere dentro un cerchio di gesso tracciato sull'asfalto.