Canzoni

FRANCO TIRATORE

Anno: 1978

Gruppo: AMICI DEL VENTO

Autori: Carlo Venturino | Alberto Clivati

Questa è la ballata di un franco tiratore
caduto giù a Firenze con una palla al cuore.
Era aprile cominciava primavera
lo hanno beccato sul fare della sera.
Vent'anni, vent'anni, son pochi per morire
ma è meglio crepare per vivere che vivere per morire.


Aveva una ragazza, una ragazza bionda,
l'han fucilata a Ponte Vecchio, là sull'altra sponda.
Adesso sono insieme, non si posson più lasciare
e scivolan pian piano nell'Arno verso il mare.
Vent'anni, vent'anni, son pochi per morire
ma è meglio crepare per vivere che vivere per morire.

Si tengono per mano non si vogliono lasciare
neanche più l'inferno li potrà ormai separare.
Han provato con le bombe, con la disperazione
non si muore di fame, ma di umiliazione.
Vent'anni, vent'anni, son pochi per morire
ma è meglio crepare per vivere che vivere per morire.

Passami la mitraglia, passa un caricatore,
scappa, bambina, scappa bambina,
il sangue non deve toccare il tuo fiore.

Il cielo è tutto rosso, di fuoco è il suo colore,
e brucia anche la vita di chi crede nell'onore,
ma là sull'altra sponda si sente ancora sparare
qualcuno ancor si batte, non ha voglia di mollare...
Vent'anni, vent'anni, son pochi per morire
ma è meglio crepare per vivere che vivere per morire.

Vent'anni, vent'anni, son pochi per morire
ma è meglio crepar per vivere che vivere per morire.

Note

Canzone dedicata alla tragica epopea dei "franchi tiratori" di Firenze, i fascisti che difesero la città, casa per casa, dall'invasione degli anglo-americani, tenendoli in scacco per quasi un mese nell’agosto del 1944 (anche se, nel testo, si preferisce far riferimento all’“aprile di sangue” 1945).