Canzoni

LIBERTA'

Anno: 1977

Gruppo: MICHELE DI FIO'

Testo e musica: Michele Di Fiò |

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Il mio paese è lungo
mio padre passò di qua mia madre si chiamava libertà
vide una chitarra alla cui la accostò
quel giorno il mio viaggio cominciò
e comincia a cantare le cose più belle quelle che adesso
non canto più
e diventato grande ho capito tante cose
che avrei preferito non sapere mai
la storia la scuola il professore
ed i Promessi Sposi, Sposi per disprezzo di un libro
di un dottore e d'un atonaca scura di una croce
di uno scudo "libertas"
che cosa mai vuol dire il nome di mia madre
in fondo lei è stata una brava donna
e mi ha insegnato a vivere senza mai rubare
senza bisogno di un comizio elettorale
"prometto solennemente a questo popolo
che dopo che dopo
che forse che mai" un voto una poltrona
ci vediamo tra qualche anno
baciamo le mani bianco fiore
Cristo in carne sulla terra
Il mio paese è il mondo
mio padre è stato qua ed è fuggito subito
per la paura dlela libertà
Mia madre è stata forte ed ha partorito me
il medico curante le ha predetto che però
sarò un grande oratore di libertà
Lo sbaglio è stato grande
il figlio è nato scemo
l'hanno internato in un manicomio criminale
e non disturberà nessun comizio elettorale
dicendo "non è vero siete ladri andate via"
Il voto la scuola il professore
e una poltrona calda vuota ancora per poco
una promessa una croce e così sia
una siringa una siringa di parole
hanno drogato anche te angelo mio angelo mio
ci hai creduto anche tu
ti sei spogliata ti sei venduta ti hanno comprata
a poco prezzo ti hanno ceduto al maggior offerente
nella festa di Sant'Antonio
tutti che ridono vestiti di bianco