Canzoni

LETTERA AL COMPAGNO BREZGNEV

Anno: 1975

Gruppo: VENTO DEL SUD

Testo e musica: Salvatore Barone |

"Campo numero centoventotto;
martedì, ventisette febbraio
di un anno qualunque di questi..."
E' arrivata, com’è, non si sa...

"Al compagno Leonida Breznev.
Io mi chiamo Ivan Levintroszkj,
sono nato e cresciuto lì a Mosca,
ma da quasi vent'anni sto qui.

Fui arrestato nel letto di casa
mentre stavo leggendo un giornale.
Mi accusarono di tradimento
e fui messo su un treno per qui.

Tutt'intorno: recinti di ferro;
dentro: quattro baracche di legno.
Circa centocinquanta persone,
venti boia coi cani e coi mitra.

Al mattino ci portan sui monti;
mitra in mano: "Spaccare! Spaccare!"
Poi, un tozzo di pane e un po' d'acqua,
e al tramonto torniamo quaggiù.

Un giaciglio: ci stiamo anche in due.
Siamo stanchi, ma che vuoi dormire...
Non si parla: è proibito anche questo.
Qualche topo ci viene a trovar.

Ieri uno ha tentato la fuga:
stamattina lo han fucilato.
Questa sera saremo più soli
perché i topi avranno da far.

Tu, compagno Breznev che continui
a parlare di pace e progresso,
certamente non risponderai
alla lettera di uno di qui...

Noi siam quelli che hanno "tradito",
siamo quelli che danno fastidio,
siamo quelli che van deportati
in Siberia e nei nuovi lager.

Mentre qui noi si muore ogni giorno
e nessuno ti chiama "assassino!",
tu continui a sorridere al mondo
ed il mondo a sorridere a te.

Campo numero centoventotto;
martedì, ventisette febbario
di un anno qualunque di questi...
Ti saluto, "compagno" Breznev.