Rassegna Stampa

Quarant’anni di musica, la verve di sempre: il nuovo disco della compagnia dell’anello

Testata: ASINOROSSO

Data:23 marzo 2015
Autore: Alessandro Alberti
Tipologia: Recensione

Locazione in archivio

Stato:Solo testo
Locazione: ASMA-Archivio digitale RS,Web/Asino Rosso,Asino Rosso 2015-03-23

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Con questo articolo, Alessandro Alberti,ricercatore e scrittore che sì è già fatto notevolmente apprezzare nell’area non-conformista, comincia la sua collaborazione con AsinoRosso.it, sui temi della musica e della cultura. Siamo certi che anche i nostri lettori lo troveranno interessante. Benvenuto tra noi!


Mia intenzione era di iniziare questa mia collaborazione con Asinorosso.it, parlando della scuola bolognese, intesa in senso musicale. Bologna infatti è ricca di spunti e di storie per creare lunghi e spero interessanti articoli. Ma ho preferito fare uno strappo alla regola. Parlare cioè di aspetti musicali meno conosciuti o comunque meno raccontati. Per questo inizio parlando di un settore musicale che, privo all’inizio di grandi risorse di case discografiche importanti,nonché dei vari canali di distribuzione riuscì comunque ad emergere. Non solo, come nel caso che andrò a raccontare molto brevemente, ad essere attiva tutt’oggi. Parlo dellaCompagnia dell’Anello, celebre gruppo musicale padovano di musica alternativa, che ha celebrato il dicembre scorso i suoi primi quarant’anni. Primi perché, l’augurio che questa esperienza musicale possa continuare, è ben vivo in tutti gli amanti di questo filone melodico e nel contempo ben strutturato dal punto di vista dei testi. Ho voluto in qualche modo ricordare questo evento perché al di là delle appartenenze politiche del lettore, credo sia sempre opportuno mettere davanti l’aspetto artistico rispetto a quello politico. Il cd che si intitola appunto Quadraginta Annos in unum fidelis, ha la proprietà di legare in sette brani di cui due inediti, l’attività del gruppo, che partito inizialmente nel 1974 come Gruppo Padovano di Protesta Nazionale, acquisirà successivamente il nome di Compagnia dell’Anello. La scelta di comporre canzoni militanti nacque per esigenze pratiche, poiché nessuno cantava per i giovani di destra e allo stesso tempo per dare uno slancio innovativo a quella che era la musica ascoltata sino a quel momento dai militanti del Msi e del Fdg. Una musica con dei testi che si rifacevano al ventennio, ma che non avevano nessun tipo di impatto con la quotidianità. La necessità quindi di rielaborare un processo creativo nacque soprattutto da questo. Cantare da destra le vicende del presente, con uno sguardo al passato. Quest’ultima fatica della Compagnia dell’Anello è un mix tra ottimi arrangiamenti, tra testi divenuti storici e attuali senza che nessuno di essi venga snaturato. Vengono riproposti brani che hanno in sé una carica di attualità e di riscontro nel sociale ancora validi. Cosi come alcune ballate ricordano un periodo tragico e difficile per l’Italia tutta. Pregio di questa piccola raccolta è quella di sintetizzare in pochi ma ben selezionati brani tutto il percorso del gruppo.Il quale subirà. nel corso degli anni numerose trasformazioni , poiché molti dei protagonisti verranno meno, per problemi di vario genere. Va ricordato che dei vecchi gruppi di musica alternativa, quelli cioè che furono i precursori di tante band e autori attuali, la Compagnia è l’unica rimasta attiva in ambito Nazionale. Ha ristampato anche in questo caso con nuovi arrangiamenti in cd, i primi dischi in vinile come Terra di Thule, Di la dall’acqua, In rotta per Bisanzio, oltre che al doppio cd con gli Amici del Vento, gruppo storico di musica alternativa di Milano: Concerto del Ventennale. Quest’ultimo a metà strada tra l’inizio e appunto l’ultimo lavoro che celebra il quarantennale. La CdA è tra l’altro anche associazione culturale, che cura eventi. Con Quadraginta Annos, viene posta un’altra pietra al lavoro del gruppo, o come si suol dire la ciliegina sulla torta. Quella appunto dei quarant’anni di vita. E’ il caso di dire che con quest’ultima fatica, la musica alternativa delle origini continua a vivere dopo essere stata lanciata, come fenomeno articolato e partecipato durante il primo Campo Hobbit, che si tenne nei giorni 11 e 12 Giugno 1977 a Montesarchio nel beneventano. La Compagnia dell’Anello ha quindi superato la prova della longevità, ma soprattutto della qualità e dell’esperienza, acquisite in anni sperimentazione musicale. Altre prove l’attendono e come amante e conoscitore della musica, credo saranno vincenti come questo ultimo cd.


Gruppi citati

COMPAGNIA DELL'ANELLO - GRUPPO PADOVANO DI PROTESTA NAZIONALE

Discografie:

QUADRAGINTA ANNOS IN UNUM FIDELES