Rassegna Stampa

ZetaZeroAlfa: conformi al brivido!

Testata: IL GIORNALE OFF

Data:30 dicembre 2013
Autore: Eros Labin
Tipologia: Specifico

Locazione in archivio

Stato:Solo testo
Locazione: ASMA-Archivio digitale RS,Web/Il Giornale Off,Il Giornale Off 2013-12-30

Torna alla Rassegna Stampa
Il rock-punk-rumorista dei “presunti cattivi” dell’undergoround italiano.

di Eros Labin

Sono i presunti “cattivi” del rock italiano, basti menzionare il fatto che vengono dritti dritti da Casapound, il centro sociale romano sui cui muri si trovano tra gli altri i nomi di Eraclito, Dante, Plotino, Saint Exupery. Sono i portabandiera (con tartaruga) di un rock pesante cantato in italiano, maestri di cerimonie (almeno in passato, ora non più) del rituale che solo a nominarlo spaventa i benpensanti e anche qualche malpensante: cinghiamattanza. Gli ZetaZeroAlfa sono conformi al brivido e semmai al livido. Allo stato etico, decisamente, no.

Tutto iniziò nel 1987, quando sui muri romani apparvero migliaia di misteriosi adesivi con la scritta ZetaZeroAlfa. Ci é voluto qualche anno perché quello che sembrava solo un fenomeno di pubblicità sotterranea prendesse forma e volto in un gruppo musicale. Sei dischi, l’ultimo “Disperato amore”(2010), che sono stati la colonna sonora della destra radicale in italia, hanno contribuito a rifondare un’estetica (tra il futurismo e il situazionismo), e hanno provocato un bel po’ di spaesamento all’interno di una temperie culturale italiana che, tra le categorie eterne (e stanche) di fascismo e antifascismo non sembra possedere la dose minima di curiosità per rendersi conto del fenomeno senza pregiudizi.

E se nel rock italiano, come in tante altre manifestazioni della cultura dell’ex-belpaese, prevale la prigrizia conoscitiva, negli ZetaZeroAlfa, guidati da Gianluca Iannone alla voce, prevale un interessante attivismo: “Zetazeroalfa ha creato un immaginario, ha sviluppato un gusto” racconta a ilgiornaleoff.it Flavio Nardi, titolare dell’etichetta discografica del gruppo, la Rupe Tarpea. “Su ebay, per dare un’idea della portata del fenomeno, le magliette del gruppo (oltre un centinaio di modelli diversi caratterizzati da frasi a effetto o brani di canzoni) suscitano entusiasmi isterici ed hanno raggiunto ormai quotazioni di tutto rispetto, un segno tra i tanti dello stato di culto raggiunto da Zetazeroalfa”. Così come il perimetro delle esibizioni live si è via via allargato: l’ultimo tour ha toccato tutt’Italia, con significative incursioni all’estero: memorabile il concerto di Bangkok. Gli ZetaZeroAlfa, autorizzazioni o meno da parte dell’establishment musicale e politically correct, sono perfettamente coerenti con lo spirito rock-punk-rumorista di cui sono eredi. Citano tra le loro influenze dai Rolling Stones ai Motorhead. E provano a fare quello che qualsiasi vero gruppo rock ha sempre fatto: essere imprendibili.


Gruppi citati

ZETAZEROALFA