Rassegna Stampa

Il Consiglio di Stato boccia Vattani

Testata: LETTERA 43

Data:15 maggio 2012

Tipologia: Specifico

Locazione in archivio

Stato:Solo testo
Locazione: ASMA-Archivio digitale RS,Web/Lettera 43,Lettera 43 2012-05-15

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Il console fascista deve tornare in Italia.

In Niente da fare per Mario Vattani. Il console 'fascista' deve lasciare Osaka, nonostante la pronuncia a suo favore del Tar del Lazio, che aveva bloccato il decreto di richiamo in sede della Farnesina.
Il Consiglio di Stato ha infatti smentito il tribunale amministrativo, accogliendo il ricorso del ministero degli Esteri, che aveva intimato il rientro immediato in italia a Vattani, reo di aver professato le sue simpatie fasciste e repubblichine attraverso i testi delle canzoni del gruppo 'fascio-rock' SottoFasciaSemplice, di cui è vocalist.
RAGIONE ALLA FARNESINA. Per il presidente della quarta sezione del Consiglio di Stato, Gaetano Trotta, il richiamo della Farnesina è legittimo.
«Considerato che nella vicenda in esame, i dati fattuali posti in evidenza dalla difesa dell'Amministrazione appellante assumono una oggettiva rilevanza che va ben al di là delle 'diplomatiche' contestazioni formali», l'istanza di «misure cautelari provvisorie» è stata accolta dal giudice.
«Il provvedimento di richiamo assume una peculiare connotazione che induce a considerare prevalenti gli interessi pubblici», si legge inoltre nella sentenza che fissa la discussione per la riunione della camera di consiglio del 19 giugno.
TESTI REPUBBLICHINI E ANTIREPUBBLICANI. I dati fattuali sono rappresentati dai testi di Vattani e dal video che ne documenta l'esibizione nel corso di una serata organizzata da CasaPound.
Parole di stima nei confronti della Repubblica di Salò e di rabbia contro la Repubblica italiana, che Vattani rappresentava a Osaka.
Una posizione molto diversa da quella del Tar del Lazio, che nella sua ordinanza aveva affermato di non vedere alcun «discredito per l'immagine e gli interessi dello Stato», mentre invece era presente nel decreto della Farnesina un «paventato pregiudizio».
Ragioni per cui non era giusto intimare il rientro in Italia a Vattani prima della «definizione del procedimento disciplinare attivato nei confronti del console».
SI ATTENDONO LE EVENTUALE SANZIONI DISCIPLINARI. La parola adesso passa al Consiglio di disciplina della Farnesina, chiamata a decidere le sorti di Vattani.
Ma Paolo Ottaviani, responsabile della Cgil del ministero degli Esteri, ha già lanciato l'allarme: «Potrebbe anche restare console di Osaka. Il tentativo di salvarlo è in atto e l'Italia rischia di continuare ad avere tra i suoi rappresentanti all'estero un uomo che si schiera a favore del fascismo».

Martedì, 15 Maggio 2012


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