Rassegna Stampa

Francesco Franco e Stefano Caduti per la libertà di tutti

Testata: SECOLO D'ITALIA

Data:8 febbraio 1978

Tipologia: Specifico

Locazione in archivio

Stato:Smontato originale
Locazione: ASMA,RS2-0005,44

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FRANCESCO CIAVATTA
Aveva da poco superato i diciotto anni. Frequentava l’Istituto tecnico Tiziano dopo essere stato costretto ad abbandonare nel ’77, il Galileo Galilei di Via Conte Verde a seguito delle ripetute minacce ricevute dagli extrasinistri. Figlio unico di una modesta famiglia che, per motivi di lavoro, si era trasferita nella capitale tredici anni fa aveva iniziato la sua attività politica nel Fronte della Gioventù di Via Noto e quindi era passato alla Sezione Tuscolano del MSI-DN. Per il suo carattere altruista, gioviale e spensierato era benvoluto da tutti. I suoi amici lo ricordano anche per la riservatezza e la semplicità nell’affrontare i problemi più ardui.
"Le cose difficili non lo spaventavano" ci ha detto un suo compagno di scuola " le superava con coraggio, umiltà e serenità".

FRANCO BIGONZETTI
Soltanto un mese prima del mortale agguato, aveva aderito al MSI-DN. Dopo aver conseguito la maturità scientifica al XXIII Liceo Scientifico di Via Tuscolana, si era iscritto alla Facoltà di medicina. Per proseguire gli studi universitari si adattava a fare qualsiasi mestiere: il manovale, il falegname e persino il fotografo. Figlio di un impiegato statale, era il primogenito della famiglia, avrebbe compiuto vent’anni a marzo. Gli abitanti della popolare zona dove abitava lo ricordano come un ragazzo preciso, educato schivo da ogni frivolezza, pratico e generoso.

STEFANO RECCHIONI
Studente universitario, aveva superato i diciannove anni. Era figlio di una numerosa famiglia (quattro maschi e una femmina. Il padre è medico e la mamma insegna storia dell’arte al Liceo Croce)
Come studente liceale aveva frequentato prima il Cavour e quindi il Nazareno dove aveva conseguito la maturità scientifica. Dopo aver compiuto gli studi al Nazareno si era iscritto alla Facoltà di Economia e Commercio. Le sue attività erano poliedriche, oltre che studiare, infatti, Stefano andava in palestra, suonava nel complesso musicale JANUS (il suo strumento era la chitarra), faceva politica. Iscritto al MSI-DN nel 1977 aveva ricoperto l’incarico di segretario giovanile della sezione Colle Oppio. Era sempre pieno di entusiasmo, sicuro di sé, ricco di iniziative. Quando abbiamo chiesto ad uno dei suoi tanti amici, cosa ricordava con più piacere di Stefano ad un mese dalla tragedia, la risposta è stata -Il suo viso luminoso e pulito.


Gruppi citati

JANUS