Rassegna Stampa

E' morto Morsello il cantautore venuto da destra

Testata: LIBERO

Data:11 marzo 2001

Tipologia: Specifico

Locazione in archivio

Stato:Recuperato
Locazione: ASMA,RS2-0002,36

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In un ospedale di Londra
“E' morto Morsello il cantautore venuto da destra”


MILANO - [m.s.k.] Alla fine, dopo anni di lotta disperata contro un male incurabile, anche Hironoda si è arreso. Scanzonato e beffardo fino all'ultimo, aveva catalogato i dati sulla malattia che lo divorava in un file intitolato "Me ne frego?", ma l'ultima crociata gli è stata fatale. Massimo Morsello, il De Gregori di destra, il cantautore estremista che alla fine degli anni Settanta profetizzava la nascita di un fiore nero sul cemento e si batteva contro "i tiranni della democrazia", è morto ieri notte, a 43 anni, in un ospedale di Londra.
Nato a Roma nel 1958, rimasto ben presto orfano di padre. Morsello a soli 14 anni si butta con tutte le forze nella lotta politica, dalla parte sbagliata come direbbe il suo omologo rosso nella più recente versione semi-revisionista su Salò. Militante nel Fuan di via Siena, resta coinvolto negli incidenti, con relativo omicidio di Alberto Giaquinto, di Centocelle. Nell'agosto del 1980, per sfuggire a un mandato di cattura, si rifugia Oltremanica con un gruppo di
camerati. Nella capitale inglese, dove si considera in esilio (vedi la canzone "Roma" del 1981), dopo parecchi stenti e vari umili lavori, riesce a creare, con alcune società immobiliari e agenzie di viaggi gestite in pieno spirito corporativo, un vero e proprio miracolo economico. Tanto eclatante che molti parlano apertamente di appoggi, più o meno occulti, dei servizi segreti inglesi.
Fedele alla Messa Tridentina e al "cattolicesimo inadulterato, romano ed etemo", consapevole di non essere un uomo di oggi (come cantava nell'album "Per me... e la mia gente" del '78), nel settembre del 1997, insieme a Roberto Fiore, fonda Forza Nuova, un movimento politico che mescola istanze moderne con l'eredità fascista e la tradizione cattolica. Se Fiore ne è il braccio operativo, lui Jie rimane il vero padre spirituale ch'ideologo. Nell'aprile '99, cadute le accuse nei suoi confronti, ormai libero di tornare in Patria, Massimo Morsello sbarca all'aeroporto di Fiumicino, dove viene accolto dall'amico Francesco Storace, esponente di punta di Alleanza Nazionale e attuale presidente della Regione Lazio.
Ma ormai la tremenda malattia non gli da più tregua. Fanno scorse gli muore anche uno dei tré figli. E il guerriero Hironoda lascia la sua giungla circondata dal mare filippino per inginocchiarsi dinanzi all'unico Giudice che abbia mai riconosciuto. "Dopo una vita di grandi e intense lotte ha concluso la sua esistenza, lasciando la sua impronta indelebile di fascista, di cattolico, di forzanovista",lo commemorano i suoi amici in un comunicato sul sito ufficiale del movimento http://www.forzanuova.org/. I funerali si terranno a Roma nei prossimi giorni.


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