Rassegna Stampa

Umberto Vattani: "Mio figlio si difenderà". E per CasaPound il console "è un artista"

Testata: LA REPUBBLICA ROMA.IT

Data:24 gennaio 2012
Autore: Francesca Di Folco
Tipologia: Generico

Locazione in archivio

Stato:Solo testo
Locazione: ASMA-Archivio digitale RS,Web/La Repubblica Roma.it,La Repubblica Roma-it 2012-02-24_2

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Domani a Montecitorio sul caso si terrà una conferenza stampa cui parteciperanno Roberto Morassut e Paolo Corsini del Pd, e Giuseppe Giulietti, Gruppo misto, insieme ai rappresentanti dell'Anpi nazionale, di Roma e del Lazio


"Non ho niente da dire, mio figlio è grande abbastanza e sta facendo benissimo il suo lavoro. Non c'è niente contro di lui, si sta difendendo e si difenderà".
Questo il commento del diplomatico Umberto Vattani, intervenuto a margine del convegno "L'Europa al bivio tra disgregazione e unione, subalternità e sovranità" a Palermo, sulla vicenda che vede il figlio Mario, console generale ad Osaka, richiamato a Roma dalla commissione disciplinare del ministero degli Esteri dopo le polemiche per la partecipazione a concerti di un gruppo fascio-rock e la diffusione di un video nel quale inneggiava alla "bandiera nera" nel corso di un raduno di Casapound.
"Tutto si chiarirà - ha aggiunto Umberto Vattani - non posso dire altro, ma mio figlio è uno che ha sempre camminato a testa alta".

Intanto domani, alle 13, a Montecitorio, si svolgerà una conferenza stampa sul caso a cui prenderanno parte Roberto Morassut e Paolo Corsini del Pd e Giuseppe Giulietti, Gruppo misto e portavoce di articolo 21, insieme ai rappresentanti dell'Anpi nazionale, di Roma e del Lazio.

Nelle settimane scorse i tre parlamentari avevano rivolto un'interrogazione al ministro degli Esteri Giulio Terzi di Sant'Agata per riferire alla Camera, e al sindaco Alemanno avevano chiesto di revocare l'assegnazione di immobili di pregio effettuata dal Comune nei confronti della associazione di estrema destra CasaPound.

In difesa di Vattani interviene Francesco Storace. "Questa

storia della punizione da infliggere al console per il gravissimo reato di musica alternativa è quanto di più ridicolo si possa sentire. Finitela, censori immondi, lasciate in pace l'arte, viva il nostro canto libero". Così il commento sulla pagina Facebook del segretario nazionale de La Destra.

Gli fa eco il presidente di CasaPound Italia, Gianluca Iannone, secondo il quale "Quello che sta succedendo a Mario Vattani è una vergogna. Vi sembra giusto che debba pagare nella sua carriera diplomatica per aver solo esercitato la sua libertà di espressione e di ispirazione?"

Iannone, a sua volta leader di un gruppo musicale "nero", dice di non aver parlato di recente con Vattani e aggiunge: "E' stato un console eccellente dovunque sia andato, ma è soprattutto un artista. Capirei le critiche se avesse fatto quel che ha fatto nella terra che lo ospita, il Giappone, ma non è così".


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