Rassegna Stampa

Il Pdl con il console fascio-rock Il passato nel Msi non è peccato

Testata: LA REPUBBLICA

Data:24 maggio 2012
Autore: Paolo G. Brera
Tipologia: Generico

Locazione in archivio

Stato:Recuperato
Locazione: ASMA-Archivio digitale RS,Recuperati,La Repubblica 2012-05-24

Torna alla Rassegna Stampa
ROMA - Il richiamo in Italia del console "fascio-rock" Mario Vattani non va giù ai parlamentari pidiellini. In 24 - prima firmataria l' onorevole Giorgia Meloni, con gli ex An Ignazio La Russa e Massimo Corsaro, Fabio Rampelli, Barbara Saltamartini e Mario Landolfi - hanno preso carta e penna e hanno scritto un' interrogazione al ministro degli Esteri, Giulio Terzi, sul destino del diplomatico: la Farnesina lo ha appena silurato, revocandogli nuovamente il suo incarico in Giappone per aver esaltato la Repubblica di Salò invece di quella italiana. A trasloco in corso, Vattani aveva battuto un colpo sulle pagine del Foglio, edizione di giovedì 17: «Vorrei sapere cosa pensano del trattamento che mi sta riservando il ministero degli Esteri i molti politici provenienti dal Msi e poi da An che hanno avuto incarichi di prestigio». La replica gli è arrivata ieri mattina: i 24 firmatari invitano il ministro Terzi a pensare piuttosto alla figuraccia per i marò in India, invece che prendersela con Vattani per la sua militanza nel Fronte della gioventù. Qualcuno al ministero considera «una passata adesione al Msi o alla sua organizzazione giovanile come incompatibile con le "alte funzioni di rappresentanza" e la "tutela dell' immagine dello Stato all' estero"?», chiedono al ministro Terzi domandando «quanto abbia pesato tale posizione chiaramente discriminatoria nel motivare il richiamo immediato del Vattani in soli 5 giorni». Ciò su cui puntano il dito è il motivo stesso per il quale la Farnesina avrebbe chiesto il richiamo: lo fanno citando le sue stesse parole nell' intervista al Foglio: «Nella memoria presentata dal ministero degli Esteri al Consiglio di Stato» si diceva che «Vattani non fa mistero della sua militanza, dapprima attraverso l' appartenenza al Fronte della Gioventù e poi attraverso la musica»; e «tale fatto rende la permanenza all' estero del console in palese contraddizione con le alte funzioni di rappresentanza». Come: aver militato in «un' organizzazione giovanile di un partito legittimamente costituito» di cui persino «la terza carica dello Stato», Gianfranco Fini, «è stato segretario nazionale», può motivare un richiamo tanto urgente? «Una persecuzione ignobile», fa eco il segretario della Destra, Francesco Storace. Dalla Farnesina nessun commento ufficiale, ma l' irritazione è palpabile: a Vattani non contestano di aver fatto parte del Fronte della gioventù ma di aver dileggiato la Repubblica italiana esaltando Salò, non esattamente quello che ci si attende da un diplomatico. L' ultima parola, non ancora scritta, spetta comunque al Consiglio di Stato: probabilmente se la caverà con una sospensione.


Gruppi citati

SOTTO FASCIA SEMPLICE