Rassegna Stampa

La difesa di Vattani sul concerto nazi: non ero in servizio

Testata: LA REPUBBLICA

Data:24 gennaio 2012

Tipologia: Generico

Locazione in archivio

Stato:Recuperato
Locazione: ASMA,RS6-0001,21

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ROMA - «Mi spiace, non posso». Il console Mario Vattani, richiamato ieri a Roma dalla Farnesina, ha evitato così i cronisti al suo arrivo a Fiumicino dopo il clamore creato dalla sua partecipazione ad un concerto fascio-rock organizzato da Casa Pound, la casa dei fascisti romani. Un' esibizione che ha ammesso nella memoria difensiva presentata al ministero dal suo avvocato, ma che ha definito come attività svolta fuori dal servizio. Nella memoria difensiva il suo avvocato sostiene che l' attività di cantante in un gruppo rock-fascista non si è svolta durante il servizio, e che anzi Vattani vanta uno stato di servizio impeccabile. Nel suo futuro immediato ci potrebbero essere quelle "sanzioni pesanti" che lo stesso ministro degli Esteri Giulio Terzi non ha escluso. Per ora è a disposizione della Farnesina e già nei prossimi giorni potrebbe essere ascoltato dalla commissione disciplinare. Giubbotto nero e borsa nera con nastrino tricolore, Vattani - in arte "Katanga" - è arrivato a Roma ad un mese dal suo deferimento, dopo la pubblicazione del video della sua esibizione in cui inneggiava alla «bandiera nera», alla Repubblica di Salò e definiva "repubblica degli epurati" la Repubblica italiana a cui ha giurato fedeltà quando è diventato funzionario dello Stato. Sul caso è stata presentata un' interrogazione: Roberto Morassut del Pd ha chiesto che il titolare della Farnesina riferisca in Parlamento.


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