Canzoni

LA FINE DI MUSSOLINI

Anno: 1943

Gruppo:

Testo: Sparacus Picenus
Musica: Luigi Denza

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Fra tutti i traditori e gli assassini
nati quaggiù - nati quaggiù,
un delinquente come Mussolini,
giammai vi fu - giammai vi fu!
Con la feccia peggior dalla nazione
che organizzò - che organizzò.'
il ceffo suo bestiale di cafone.
terrorizzò – terrorizzò.
«Duce! Duce!» gli gridava in cor
la ciurmaglia ch'egli sobillò.,
Col saccheggiar; con l'incendiar
col trucidar, col torturar.
gli sgherri del Cafon
fecero vittime a milion.

Un uom più maledetto e più esecrato
giammai vi fu - giammai vi fu!
di questo masnadiero scellerato, •
no, non vi fu - no, non vi fu!
Il boia il megalomane e il buffone
egli incarnò - egli incarnò!
Fin la sinistra fama di Nerone
egli eclissò - egli eclissò.
«Duce! Duce!» gli gridava in cor
la ciurmaglia ch'egli organizzò.
Col torturar, con l'incendiar,
col saccheggiar col trucidar
gli sgherri del Cafon
fecero vittime a milion.

Il truce e sanguinario Mussilini
non è un leon - non è un leon,
e quelle sua squadracce d'assassini
neppure lor - neppure lori
Ma in venti contro due sono spietati
pieni d'ardor - pieni d'ar.dor,
se i due furono prima disarmati
dal pattuglion - dal pattuglion.
Se protetti (che baldi guerrieri )
dai tedeschi ed altri masnadier,
nel saccheggiar, nell'incendiar,
nel trucidar, nel torturar, •
gli sgherri del Cafon
hanno un coraggio da leon.

Ma un dì di redenzione e di letizia
sta per spuntar - sta per spuntar.
in cui nessun fascista alla Giustizia
potrà scampar - potrà scampar.
Il popolo che da trent'anni geme
vendetta avrà - vendetta avrà,
chè Mussolini e la sua banda insieme
vedrà impiccar - vedrà impiccar.
Lieti e insieme danzeremo allor
tuttt intorno a quei bei lampion.
dove gli eroi del saccheggiar,
del trucidar, del torturar,
vedrem con voluttà
giù dalla forca penzolar.

Di quei lampioni molto festeggiato
certo sarà - certo sarà
quello da cui il brigante più esecrato
penzolerà - penzolerà.
La folla, sotto un lieto girotondo
vi danzerà - vi danzerà,
e un grido solo dal suo cor giocondo
proromperà - proromperà:.
«Truce! truce! tu non mordi più!
Truce, truce! torna a Belzébù!»
Ma nel sentirsi nausear
da quel suo eterno trucidar,
nemmeno Belzebù
giù nell'inferno lo vuol più...