Canzoni

INNO DEI COMBATTENTI

Anno: 1923

Gruppo:

Testo: Carlo Siffredi
Musica: Giovanni Nibbi

Là sul Grappa e sul Piave barriera
stemmo un dì contro l'orda straniera
che a Vittorio trovò la sua sera,
ma la pace in Italia non fu.

Per quattr'anni spregiati i guerrieri
che avean corso di gloria i sentieri
e ai caduti non lauri e pensieri:
ma ecco il Duce gl'ingrati a fugar!

Salve,o Duce, aureo fior di Romagna,
al cui ferreo voler s'accompagna
un amor che mai cessa o ristagna
perchè Italia scolpita hai nel cor,

e scultor fu il sublime fratello
cui l'Italia sacrato ha un avello
che là in Roma di gloria a suggello
e a rampogna dei vili starà!


Salve, o Ignoto fratel caro al Duce,
al qual sei ne l'oprar sprone e luce
e sei guida che a gloria lo adduce
per la gloria d'Italia e del Re.

Salve, o Italia, amor nostro gigante,
Salve, Re della terra di Dante,
che sul campo col brando raggiante
ci accennaste di gloria il cammin !

Tricolor, che sui campi cruenti
ci spronasti a romani ardimenti,
se ci attendan novelli cimenti
la vittoria te ancor bacierà,

la vittoria che l'ardua sua chioma,
per virtù di nostr'anima indoma,
sorridente porgeva ate,o Roma,
perchè Faro del mondo ti sa!


Di Balilla a un sol cenno, o stranieri,
se de l'Alpi or tentaste i sentieri
rivedreste d'Italia i guerrieri
di Vittorio le spade levar!

E, avvampate dal raggio solare,
l'ali nostre il ciel nostro rigare
e le Italiche prore solcare
invincibili il triplice mar !

O stranieri, che armati varcaste
un dì l'Alpi e all'Italia miraste
con sacrileghe spade nefaste,
vi sovvenga che Dio le spezzò!

Gagliardetti e bandiere su in alto!
Selva siate nel ciel di cobalto
sì che i martiri nostri da l'alto
veggan ferrei l'Italia e il suo Re !