Canzoni

CECCO BEPPE E I MANDOLINISTI ITALIANI

Anno: 1915

Gruppo:

Testo: Galucio 'l Barbon
Musica: (Anonimo)

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Que.ti Italiani, ch'io credevo mandolinisti
E chitarristi,
Sono dannati musici nati e concertista
Di prima vista ;
E il concertino comincia a sentirsi vicino a Gorizia.
Mio caro alleato Guglielmo, aiuto mi sento mancar.

L'Italia, la gran traditora,
Coi suoi mandolin,
Coi suoi concertin,
Mi manda in malora.

L'Italia, la gran traditora,
Coi suoi mandolin,
M'ha gią rotto fin
I miei chitarrin.


I bersaglieri, come son fieri, colla loro cornetta,
Vanno in fretta.
E i fantaccini, che son pił piccini, colla baionetta :
Oh che disdetta !
Ci sono gli alpini, sul mio confine, dell'Alpi in vetta ;
I pifferi suonano, e a Monte Sai Basi gią stanno :a ballar.

L'Italia, la gran traditora,
Coi suoi mandolin,
Coi suoi concertin,
Mi manda in malora.

L'Italia, la gran traditora,
Coi suoi mandolin,
M'ha gią rotto fin
I miei chitarrin.


Ci son gli artiglieri, che suonan davvero come tante bestie !
Ma ben moleste !...
Con i tromboni e con i cannoni van per le leste
Per via Trieste.
Oh povero me, che mi voglion suonare, ma ben, per le feste;
Il concerto italiano, m'ha rotto i timpani e i chitarrin.

L'Italia, la gran traditora,
Coi suoi mandolin,
Coi suoi concertin,
Mi manda in malora.

L'Italia, la gran traditora,
Coi suoi mandolin,
M'ha gią rotto fin
I miei chitarrin.

Note

Soggetto della canzonetta: I Guerra Mondiale (28/07/1914 - 11/11/1918).