Canzoni

L'AUTOSTRADA

Anno: 1981

Gruppo: MASSIMO MORSELLO

Testo e musica: Massimo Morsello

Tra l’alba e la morte s’è fermata,
l’auto correva veloce
e forte e veloce
battevano quei giovani cuori,
battevano nel silenzio, nemmeno una voce,
se lui avesse potuto, se lui avesse potuto
immaginare il suo sorriso schiacciato
tra un’autostrada storta ed un sonno sbagliato.

Cento chitarre suonano,
cento sorrisi per lui volano,
cento chitarre suonano, suonano,
cento sorrisi per lui volano,
cento sorrisi per lui volano.

E il fischio di quel treno
che bucava le montagne gelate,
spezzava la notte come fosse di gesso
e il fischio di quell’auto
con le ali spiegate.
Piangeva la morte come non faccio io adesso
e in un solo minuto, e in un solo minuto
gli rubava la vita ridendo
non sapendo nemmeno che lui stava sognando,
lui che aveva creduto, lui che aveva creduto
che la morte arrivasse di sera
e non tra i primi fiori della primavera.

Cento chitarre suonano,
cento sorrisi per lui volano,
cento chitarre suonano, suonano,
cento sorrisi per lui volano,
cento sorrisi per lui volano.

Cento chitarre suonano, suonano,
cento sorrisi per lui volano,
cento chitarre suonano,
cento sorrisi per lui volano,
cento sorrisi per lui volano.

Note

La canzone è dedicata ad Egidio De Mattia, un militante dell’M.S.I. di Morlupo (RM) morto, insieme ad un altro camerata, in un incidente d’auto avvenuto a causa di un colpo di sonno che l’ha colpito mentre stava guidando in autostrada per consegnare i giornali.