Canzoni

CANZONE DEI COSCRITTI DELLA CLASSE 1922 BORGO S. DALMAZZO

Anno: 1941

Gruppo:

Testo e musica: (Anonimo)

Menu


Nell’aureo sol nascente
del Fascio e del Littorio
del Duce ormai fidente,
balzò il ventidue.
D’Italia il nuovo nerbo
s’impose forte e fiero,
al vil nemico infranto
gridò glorioso Impero.

Avanti, avanti, bel ventidue,
del grande Borgo ardente cuor!
Al patrio appello de’ la gran Madre
sussulti in armi col tuo ardor.
Siamo coscritti, gagliardo fior,
baluardi invitti d’un tricolor!


Non piangere, mammina,
se pur dovrò lasciarti.
Di Borgo ognor presente,
novella schiera avanza.
Ma pur d’ardente ansia
si strugge un cuore amato.
Non piangere, bambina;
a te ritornerò.

Avanti, avanti, bel ventidue,
del grande Borgo ardente cuor!
Al patrio appello de’ la gran Madre
sussulti in armi col tuo ardor.
Siamo coscritti, gagliardo fior,
baluardi invitti d’un tricolor!


Addio, Borgo caro;
noi pur sarem soldati.
Di Monserrato o Stella,
su noi ne vegli amica.
Noi tirerem diritto;
si come il Duce vuole.
Coll’arme e col valore
sarem di Borgo onor.

Avanti, avanti, bel ventidue,
del grande Borgo ardente cuor!
Avanti, avanti, fulgente schiera,
vittoria canto d’un tricolor.
Fanti od Alpini od Artiglier,
d’Italia bella potenti artier.