Canzoni

IL GENERAL CANTORE

Anno: 1935

Gruppo:

Testo e musica: E. A. Mario

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Il General Cantore
in guerra muore,
e difilato in paradiso va...

Da cima a cima, è un passo :
dal bianco masso
si spicca il salto nell' eternità...

E il General Cantore
cerca quivi i suoi scarponi :
se sono morti, sono certo i buoni !


Fa un colonnello : — « Vedo ! Sono Merini !
E questo è il battaglione dei miei alpini
che contro 1' orda Galla si fece onore... »
Dice il General Cantore :
— « Siete degni di star qui ! »

Un altro gruppo al Generale s' accosta :
morti dei reggimenti Feltre ed Aosta :
morti, giù in Libia, nella gloria campale...
— « Anche voi — fa il Generale —
siete degni di star qui ! »

Vede più in là, riuniti a piccoli crocchi,
i primi alpini morti sotto i suoi occhi,
scagliati a stormi alla conquista di Trento...
— « Fioi del Sesto Reggimento,
si combatte ancor laggiù ? »

Per ben quattro anni, al meritato riposo
salgono a lui gli eroi dal fronte nevoso...
Ben venticinquemila penne stroncate !
— « Che notizie mi portate ? »
— « Vedo, ha vinto il nostro Re ! »


Il General Cantore
vede il fior fiore
dei suoi scarponi eroici intorno a sè...

E lui, che mai si piega,
si prona e prega :
— « Signore Iddio, siam qui, davanti a te !

Or che compiuti sono
della Patria mia i destini,
Signore, benedici i miei alpini ! ».

Note

Motivazione ufficiale della medaglia d'oro conferita alla memoria del Generale Antonio Cantore.
« Esempio costante e fulgido d'indomito ardimento alle sue truppe, le condusse attraverso regioni difficilissime ove il nemico si era annidato, riuscendo a sloggiarlo. Cadde colpito da una palla nemica nell' osservatorio, dal quale esplorava e preparava nuovi ardimenti. »
Monte Tofana, 20 luglio 1915.


Il capitolo che R. Quinton, nelle sue « Massime di Guerra », ha dedicato agli eroi, pare inspirato dalla vita gloriosa del General Cantore. « Il complesso delle virtù militari — dice il Quinton — non basta a fare l'eroe. Ciò che lo distingue è il piacere che prova nelle situazioni diffìcili*. Con questo convincimento, il Generale « agitato dal bisogno fisico di agire » — come dice il Bisi — tra In prima e la seconda Tofana si fece facile bersaglio dei bavaresi deìVAlpen Korps ».
In qual modo il Generale intendesse il dovere del soldato in guerra, può rilevarsi da queste poche battute riferitemi da un camerata degno di fede. Il Generale interroga un soldato a Fontana Regia :
— « Quanto tempo è che sei quìf — Signor Generale, sono quattro mesi... — E sei ancora vivo? Vuol dire che non sei «» buon soldato.! » Una settimana dopo, sali alla Forcella, celiando, a spiare dal muriooiuolo più esposto ai tiri, e cadde colpito in fronte.
Il colonnello Merini, morto nel marzo del 1896 ad Abba Garima, alle falde dell'Amba Baio, comandava il Battaglione Alpini, che faceva parte del 5° Reggimento di Fanteria della colonna Arimondi, e che tentò di arginare le cariche della Cavalleria Galla.
Maso Bisi racconta dell'affettuoso incontro, nella primavera del 1915, del Generale coi richiamati del 6° Alpini, - di cui fece parte Cesare Battisti, - e della conquista di Coni Zugna, sulla via di Trento, alla quale pervenne con azioni di manovra.
Ricostruendo la leggenda del General Cantore, Maso Bisi dice : « Ha con sè i più begli Alpini, e sono 25 mila ». Leggenda che non parve al Bisi si adattasse alla metrica ed alla musica: «Tutta la loro epopea è stata riassunta in canti germinati dalle rocce sconvolte dalle cannonate, dalle trincee putride, dai nevai insanguinati. Ma Cantore, no. Non hanno osato. Non si può cantare Cantore». E forse perciò ho osato cantarlo...
A Bussano del Grappa, nel piazzale della Scuola allievi ufficiali, il monumento all'ufficiale di complemento, delle specialità Bersaglieri e Alpini, porta scolpite le cifre seguenti: alpini caduti 25.000, feriti 77.000, decifrati dell'Ordine Militare di Savoia 39. Medaglie d'oro 28, di argento 3551, di bronzo 5151.
Ma il giornale «l'Alpino» fece rilevare che le Fiamme Verdi hanno dato alla Guerra un contributo di sangue e di valore molto più imponente di quello che è stato consacrato nella pietra del monumento di Bussano. Le cifre sono state calcolate in base a pubblicazioni ufficiali e a una rigorosa indagine condotta dal Comando del Decimo. Esse per adesso sono le seguenti : alpini mobilitati 363.000, morti 43.807, feriti 87.049, croci dell'Ordine Militare di Savoia 38, Medaglie d'oro 63, di argento 5513, di bronzo 8928... Staiido così le cose, che dire di quelle cifre scolpite sul monumento di Bussano ?
Intanto, mentre la definitiva verifica è in corso, questo verso può subire la seguente variante approssimativa : Quarantaquattronila penne stroncate…