Canzoni

CANTO DEI FASCISTI

Anno: 1921

Gruppo:

Testo: Marcello Manni
Musica: Giuseppe Blanc
G. Gastoldi

Su, compagni in forti schiere,
marciam verso l'avvenire
Siam falangi audaci e fiere.
pronte a osare. pronte a ardire.

Trionfi alfine l'ideale
per cui tanto combattemmo:
Fratellanza nazionale
d'italiana civiltà.

Giovinezza, Giovinezza
primavera di bellezza,
nel ''fascismo'' è la salvezza
della nostra libertà.


Non più ignava né avvilita
resti ancor la nostra gente,
si ridesti a nuova vita
di splendore più possente.

Su, leviamo alta la face
che c'illumini il cammino,
nel lavoro e nella pace
sia la vera libertà

Giovinezza, Giovinezza
primavera di bellezza,
nel ''fascismo'' è la salvezza
della nostra libertà.


Maledetto fu il cilicio
che condusse all'eroismo,
fu schernito il sacrificio
dal novello socialismo.

Sorgi o popolo sovrano
su dall'Alpi di Salvore
fino al Siculo vulcano,
che or si vince oppur si. muor.

Giovinezza, Giovinezza
primavera di bellezza,
nel ''fascismo'' è la salvezza
della nostra libertà.


Ne le veglie di trincea
cupo vento di mitraglia
ci ravvolse alla bandiera
che agitammo alla battaglia.

Vittoriosa al nuovo sole
stretti a lei dobbiam lottare,
è l'Italia che lo vuole,
per l'Italia vincerem.

Giovinezza, Giovinezza
primavera di bellezza,
nel ''fascismo'' è la salvezza
della nostra libertà.


Sorgi alfin lavoratore
giunto è il dì della riscossa
ti frodarono il sudore
con l'appello alla sommossa.

Giù le bende ai traditori
che ti strinsero a catena ;
Alla giogna gl'impostori
delle asiatiche virtù.

Giovinezza, Giovinezza
primavera di bellezza,
nel ''fascismo'' è la salvezza
della nostra libertà.

Note

Riduzione di G. Gastaldo sull'aria di "Giovinezza" (Commiato) di Oxilia e Blanc è stato l’Inno Ufficiale dei fascisti prima della marcia su Roma.