Canzoni

IL CONGEDAMENTO DELLA CLASSE DELL'88

Anno: 1912

Gruppo:

Testo: Domenico Scotuzzi
Musica: (Anonimo)

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Or l’ottantotto è in giubilo
perché sen va in congedo,
di ritornare a casa
sarà contento io credo.

La sposa e i genitori
or vanno ad abbracciar,
e chi non è sposato
or si potrà sposar.

Cantando in coro
diranno addio,
compagno mio
non torno più, non torno più.
Abbi pazienza
spera nel tempo,
verrà il momento
anche per te, anche per te.

Ci son poi quelli a Tripoli
A Derna ed a Bengasi,
di riveder la Patria
ormai son persuasi.

Dopo tanti disagi
avran certo il piacer
di ritornare in Patria
i lor cari a veder.

Alla partenza
diranno addio,
compagno mio
io vo in congè, io vo in congè.
Fatti coraggio
sii buon soldato,
quel di beato
presto verrà, presto verrà.


Or tutti questi anziani
han pronto già il fagotto,
e tutto il giorno gridano
evviva l’ottantotto!

E quelli che rimangono
stan sempre ad aspettar,
perché in congedo sperano
coi lor compagni andar.

Fucile e zaino
con la gavetta
e la baionetta
più non portiam, più non portiam.
Non più di guardia
noi monteremo,
solo godremo
la libertà, la libertà.

Note

Soggetto della canzonetta: Guerra italo-turca (29/09/1911 - 18/10/1912).
Scritta sull'aria del brano "Cielo incantato, terra d'amore"