Canzoni

SANTA LEGIONARIA GIOVINEZZA

Anno: 2007

Gruppo: DECIMA BALDER

Testo: Decima Balder
Musica: Ion Mânzatu
Decima Balder

Santa Giovinezza Legionaria
Giglio dell’anima e petto d’acciaio
Impeto prode di valle montana
Purezza di lago e di vita lontana
Mille bandiere si innalzan per te
Il Sole d’Eterno le bacia perché
Per lor siam la roccia il fuoco ed il mare
Col sangue di Dacia le facciamo l’altare

Guardia di Ferro, Falchi d’acciaio
L’Arcangel dal cielo ci tende la mano
In avverso destino Zelea Codreanu
Tu sei il sole nuovo, tu sei il Capitano


Cuor di Legione l’Onore abbracciamo
La Morte ci teme e noi la cerchiamo
Per la Santa Croce, la Patria e per Dio
Il mercante scacciamo dal suolo natio
Non ci saran sbarre sul nostro cammino
Né pena o tempesta nel nostro destino
Se Morte ci prende di pugnale alle spalle
Ai fiori ed alla terra faremo da scialle

Guardia di Ferro, Falchi d’acciaio
L’Arcangel dal cielo ci tende la mano
In avverso destino Zelea Codreanu
Tu sei il sole nuovo, tu sei il Capitano


Santa Giovinezza Legionaria
Innalziamo le Chiese che per noi sono case
Nel fato crudele cantiamo con cori
Le nobili gesta dei Nicadori (1)
Portiamo nel vento, nel cielo e nel sole
Le luci trionfanti per il vincitore
Agli Eroi ogni gloria, lume ed altare
Ma piombo e disfatta per il traditore.

Guardia di Ferro, Falchi d’acciaio
L’Arcangel dal cielo ci tende la mano
In avverso destino Zelea Codreanu
Tu sei il sole nuovo, tu sei il Capitano.
Guardia di Ferro, Falchi d’acciaio
L’Arcangel dal cielo ci tende la mano
In avverso destino Zelea Codreanu
Tu sei il sole nuovo, tu sei il Capitano.
Guardia di Ferro, Falchi d’acciaio
L’Arcangel dal cielo ci tende la mano
In avverso destino Zelea Codreanu
Tu sei il sole nuovo, tu sei il Capitano.

Note

Seconda canzone scritta dai Decima Balder, è una versione riveduta e rimusicata di “Imnul Tineretii Legionare” (nota anche come “Sfanta Tinerete Legionara”) l'inno della Guardia di Ferro.


(1) Nicadori
La notte del 30 Dicembre 1933 tre legionari - Nicolae Constantinescu, Doru Belimace e Ion Caranica – a seguito della dura oppressione perpetrata nei confronti della Guardia di Ferro dal primo ministro Ion Gheorghe Duca, nel tentativo di reprimere il movimento, prendono la grave decisione di colpirlo direttamente come diretto responsabile della politica repressiva. Il primo ministro viene ucciso a Sinaia, ma l’atto non è stato deciso all’interno del movimento, ma fu una iniziativa personale dei tre legionari.
Nel concetto legionario, se un cristiano viola la legge divina deve scontare la pena comminata dal sacerdote, ma se viola la legge del paese deve consegnarsi alle autorità. Ed infatti, Nicolae Constantinescu, dopo aver sparato il primo ministro, ha incrociato le braccia ed atteso per diversi minuti gli agenti che lo hanno poi tratto in arresto. Avrebbe potuto tranquillamente fuggire, ma ha preferito rispettare l'onore legionario.
Il fatto però ebbe delle tragiche conseguenze e prima che il movimento di Codreanu fosse completamente scagionato dall’accusa di aver complottato per assassinare il primo ministro Duca venne pesantemente represso. Vi fu un'ondata di arresti, circa 18.000 legionari vengono internati nei campi. Migliaia sono colpiti duramamente, oltre 300 sono vengono ricoverati in ospedale dopo essere stati torturati e 16 vengono uccisi. Tra gli arrestati vi sono figure di spicco degli intellettuali romeni Nae Ionescu, Crainic Dragos Protopopescu, Radu Gyr e altri.
I tre legionari che hanno colpito il premier, condannati ai lavori forzati a vita, sono stati chiamati Nicadori dalle iniziali dei loro cognomi.