Canzoni

PATRIA

Anno: 1980

Gruppo: AMICI DEL VENTO

Autori: Carlo Venturino
Marco Venturino

Vecchio quadro abbandonato
con più muffa che colori,
piume al vento e tricolori:
quadro di cent'anni fa.
Occhi pieni d'emozione
quando passa la bandiera,
occhi bassi di ragazze
alla loro prima sera.
Certo un po' d'ipocrisia
infarciva la morale,
ma alla gioventù restava
una speranza e un'ideale.

E l'Italia era così
e la Patria era anche lì,
e l'Italia era così
e la Patria era anche lì.


Santi, eroi, navigatori
in soffitta son finiti,
dalla cenere è risorta
quest'Italia dei partiti.
Nata già da un grosso imbroglio,
dallo sconcio di una piazza,
dove crebbe l'erba voglio,
dei vigliacchi di ogni razza.
Negli sguardi della gente
cui non gliene frega niente,
nello stupido ideale
di un ritorno all'animale.

Se l'Italia è questa qua
come Patria non mi va.
Se l'ltalia è questa qua
come Patria non mi va.


Nelle assurde processioni
per le liste di assunzione,
nell'inutile realtà della mia Università.
Come unico solvente
per la tua disperazione
il Sistema ti regala
l'eroina al limone.
E ti metton le stellette
per giurare a dei buffoni
che han finito per fregare
anche la tua fedeltà.

Se l'Italia è questa qua
come Patria non mi va.
Se l'Italia è questa qua
come Patria non mi va.

La mia Patria è mille voci
che si uniscono alla mia,
la mia Patria è un'idea
non è più una geografia.

Note

La Patria era forse il concetto più sacro per un militante di destra, ma l’Italia del dopoguerra non aveva nulla della Nazione per cui si erano battute le generazioni precedenti. Cos’era dunque la Patria per i giovani tradizionalisti di quegli anni. L’ultima strofa lo spiega e, a distanza di oltre trent’anni, offre ancora la migliore interpretazione dei nostri valori.

Presentata per la prima volta al concerto di Milano del 31 marzo 1980, è rimasta inedita fino al 1993, quando in occasione del decennale della scomparse di Carlo Venturino venne registrato il terzo nastro con i brani rimasti inediti.