Canzoni

FRATELLI DELL'EST

Anno:

Gruppo: Europa Civiltà

Testo: Pino Tosca | Musica: (Anonimo) |

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Dedicata agli internati nei gulag sovietici
Guardar le corde arrugginite
di balalaike che vogliono piangere,
morder le dita rinsecchite
che quelle gole vogliono stringere;
la libertà, derisa, alla gogna
nel cielo buio che suda vergogna.

Uomo in catene, fratello dell'Est,
Fanciulla triste dagli occhi in fiore,
gente che soffre senza un perché
nella ricchezza di un muto dolore;
forse .domani, forse tra un'ora
l'aquila in volo vedrete ancora.

Guardar le piaghe, sentire il gelo
dei ferri stretti a solcare il polso,
l'urlo lanciato a squarciare il cielo
di una bestemmia senza rimorso;
campi spinati che, a guisa di velo,
celano corpi stesi sul dorso.

Uomini magri, fratelli d'Oriente,
rughe scolpite su volti ignorati
dai cuori grassi di un vile Occidente,
secco è già il sangue sui reticolati;
forse domami, nell'ora dell'odio
i boia rossi avran forche per podio.

Guardar la steppa nel pianto di brina,
guardare sbarre coprire il sogno
fisso negli occhi di una bambina
che di un amore sente il bisogno;
tozzi di pane e un duro cuscino;
luci, colori, danze al Cremlino.

Uomini morti, uomini vivi,
occhi profondi di donne dell'Est,
occhi di bimbi senza sorrisi,
pallidi sguardi verso un perché;
forse domani, nel giorno d'amore
senza cortina per voi vivrà un fiore.