Canzoni

DISTACCO

Anno: 1978

Gruppo: NEREO ZEPER

Testo e musica: Nereo Zeper |

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La luce scende dietro l'orizzante,
la barca fa ritorno alla sua sponda,
e nella rete il pescatore
ha ritrovato, per una volta ancora,
la consueta immagine del dolore.

Ma ti par questo
il modo in cui si spezza in due una vita?
Si cala un velo sul passato ed è finita....
e sia quel che sia.
Ma ti par bello
il modo in cui conduci l'esistenza tua
facendo finta che sia stato una follia
quello che è stato?

Il tempo che è trascorso non è un gioco;
l'autunno si dilegua poco a poco,
l'ultima foglia vien giù
e sui tuoi sogni viene l'inverno
e il tuo sorriso si porta via.

Nan è possibìle
che spento sia il ricordo di chi ti ama ancora,
che tu non veda come nel frattempo muore
il senso di una vita.
Mentre continui
a far finta di niente come fai,
tu lasci che si spenga dentro agli occhi tuoi
la luce di un tempo.

E adesso, intanto, vivi la vita
come una barca alla deriva:
diversa onda, diversa sponda.

Più triste peso non si porta addosso
di questo amore tetro per sé stessi
e non c'è peggior schiavitù
che ricercare, inutilmente poi, la propria felicità.

Ma non capiscì
che in fondo la rinuncia di te stesso,
per chi a se stesso in fondo ha rinunciata già,
va oltre la vita?
Ma se rinneghi
i giorni che hai vissuto per amore,
adesso che l'amore è un fuoco spento in te,
per cosa vivi?

Quel che si ha si brucia e passan gli anni,
gli amori si tramutano in affanni;
di un'esistenza così
ben volentieri
a meno sì farebbe,
ma invece sembra
si debba vivere ancora.

E adesso, intanto, vivi la vita
come una barca alla deriva:
diversa onda, diversa sponda.