Canzoni

TOPO ROSSO

Anno: 1978

Gruppo: FABRIZIO MARZI

Autori: Fabrizio Marzi | Walter Jeder

Compagno topo rosso
che giochi a far l'indiano
ma non del nuovo Mexico,
sei metropolitano.
Sei nato nella cellula
o nella parrocchietta,
autonomo al guinzaglio,
guerriero da operetta.

Questo regime ladro
t'ha fatto emarginato,
la scuola del casino
ti fa disoccupato.
Ti fa disoccupato.

Puoi scegliere fra droga,
Bennato e leninismo,
rigurgitare libri,
strillar contro il fascismo
ma come ti rigiri
per mordere i padroni
t'accorgi che i compagni
han messo su i galloni.

E mentre gridi : "via
la nuova polizia!"
ti menano, t'arrestano,
ti scarica la zia.
Ti scarica la zia.

La zia televisione
che fa sociologia,
che ti faceva eroe
della democrazia,
mio povero orfanello
la tua rivoluzione
non è coscienza critica,
si fa su commissione.

E se non l'hai capito
la parte che ti tocca
è quella di abbaiare
per chiuderci la bocca,
per chiuderci la bocca.

E mentre fai l'indiano
con P38 addosso
ti chiudono in riserva,
si fa l'ordine rosso
e non ci son più lotte,
c'è solo un cimitero,
c'è pronto il manicomio
del libero pensiero.

Non c'è più caccia al "lama".
S'ingrassano i bisonti,
son morte le speranze,
con chiusi gli orizzonti.

Compagno topo rosso
lo sai fai tanta pena ,
io pagherò comunque
una fine meno scema,
non morirò cagnetto
di razza autonoma
che abbaia quando vogliono
gli amici della zia.

Io sono un lupo libero
non una banderuola,
non voglio biscottini,
non voglio museruola.

Svuota le molotov
compagno lungo crine,
servono più alla scena
i vuoti per le urine.
Finale indecoroso,
gli zar t'hanno distrutto,
un giorno capirai
d'aver sbagliato tutto.

Riponi la tua fionda
fra tanta naftalina,
rassegnati a una vita
da povera pedina.
Da povera pedina.

Guardando la finestra
un dì vedrai un ultrà,
un giovane nemico
gridare libertà,
un giovane di destra
che lotta anche per te.
Che lotta anche per te.
Che lotta anche per te.

Note

Poveri compagni "ultrà"! Eroi finché ringhiano antifascismo su commissione. Fuori legge da scaricare quando i papaveri rossi entrano nelle stanze del potere.
A vent'anni dalla provocazione è sempre attuale il complesso di castrazione di una generazione di militanti comunisti.