RITORNO
Anno: 1979
Gruppo: LORIS LOMBRONI
Testo e musica: Loris Lombroni |Menu
Torni a casa finalmente,
è tempo di restare,
non sei più un ragazzino,
pensa al tuo avvenire,
tutti chiedono di te,
anche il parroco, ci credi?
e il droghiere l’altro ieri
m’ha chiesto come stai.
Se vedessi Federico,
che ragazzo pulito,
ha trovato un posto in banca
e a giorni sposerà.
Di Stefania ti ricordi?
Poi ha avuto il suo bambino,
quello là non l’ha sposata,
Stefania, che ragazza sfortunata.
Laura è là che sta aspettando
che tu dica una parola,
i suoi stanno costruendo
e lei che è figlia sola.
Su, telefonale a casa,
ogni volta mi domanda.
Carlo ha avuto un incidente,
te l’ho scritto, mi pare,
ha lasciato la sua vita
contro un tronco di castagno.
Carlo era come te,
chissà poi cosa cercava,
barca, macchina, la grana
e il negozio di suo padre.
Dimmi cosa vuoi,
io non ti capisco,
la vita non è un gioco,
devi arrenderti un poco,
anche un figlio e ora sai
non ci pensi ma invecchierai,
passeggiate in riva al mare
e sciare nel week-end.
Non è cambiato Federico,
Dio, che squallido individuo,
sempre dietro a far la spia
e poi fra le gonne di sua madre.
Per Stefania mi dispiace,
però ha avuto il suo bambino;
quanto a Laura può aspettare,
dei suoi soldi me ne frego
ed il placido destino
è di sciare nel week-end.
è tempo di restare,
non sei più un ragazzino,
pensa al tuo avvenire,
tutti chiedono di te,
anche il parroco, ci credi?
e il droghiere l’altro ieri
m’ha chiesto come stai.
Se vedessi Federico,
che ragazzo pulito,
ha trovato un posto in banca
e a giorni sposerà.
Di Stefania ti ricordi?
Poi ha avuto il suo bambino,
quello là non l’ha sposata,
Stefania, che ragazza sfortunata.
Laura è là che sta aspettando
che tu dica una parola,
i suoi stanno costruendo
e lei che è figlia sola.
Su, telefonale a casa,
ogni volta mi domanda.
Carlo ha avuto un incidente,
te l’ho scritto, mi pare,
ha lasciato la sua vita
contro un tronco di castagno.
Carlo era come te,
chissà poi cosa cercava,
barca, macchina, la grana
e il negozio di suo padre.
Dimmi cosa vuoi,
io non ti capisco,
la vita non è un gioco,
devi arrenderti un poco,
anche un figlio e ora sai
non ci pensi ma invecchierai,
passeggiate in riva al mare
e sciare nel week-end.
Non è cambiato Federico,
Dio, che squallido individuo,
sempre dietro a far la spia
e poi fra le gonne di sua madre.
Per Stefania mi dispiace,
però ha avuto il suo bambino;
quanto a Laura può aspettare,
dei suoi soldi me ne frego
ed il placido destino
è di sciare nel week-end.