Canzoni

LA TEMPESTA

Anno: 1970

Gruppo: Europa Civiltà

Testo: Pino Tosca | Musica: Carmine Asunis |

Menu


Brucerò le lacrime lievi
di canzoni sbocciate nel rischio,
taglierò i rami stranieri
dalle piante di sacro vischio.

La tempesta mi ha detto "Rimani,
avrai vino ed arcobaleni".
La Tempesta ha spezzato le ali
a mille gufi dai venti pieni.

Sarò fiero delle vostre ferite, (1)
città bianche incendiate nel sonno.
Sarò fiero della vostra rabbia,
verdi cieli imbronciati di giorno.

La Tempesta ha promesso di offrirmi
mille scheletri dei miei nemici.
La Tempesta ha giurato di darmi
solo un'ora in riposi felici.

Canterò la mia gioia di guerra
tra le ciglia che pace han sognato,
stringerò nel mio pugno la terra
che vent'anni di lotte mi ha dato.

La Tempesta è venuta a invitarmi
ad un brindisi col firmamento.
La Tempesta è venuta a portarmi
un pugnale affilato nel vento.

La Tempesta mi ha detto "Rimani,
avrai freddo e compagni dispersi".
La Tempesta mi ha detto: "Domani,
la tua terra avrà cieli diversi".

Note

La tempesta (italianizzazione di Al Fatah) fu scritta e musicata da Pino Tosca e Carmine Asunis in un momento drammatico, quando si pensava che il Pci avrebbe preso il potere e la repressione verso la destra, che era già molto dura in quegli anni, si sarebbe accentuata ancora di più.
Ci fu chi, all’epoca, propose un esodo di massa, ma il Movimento “Europa e Civiltà” rispose con questa canzone.


Note:
(1) Si riferisce alla rivolta di Reggio Calabria del 1970