Canzoni

FIABA

Anno: 1980

Gruppo: COMPAGNIA DELL'ANELLO

Autori: Marinella Di Nunzio | Testo e musica: Adolfo Morganti |

Vidi una volta in un mondo fatato
un gran castello turrito e imponente
e c’era un bosco, un bosco incantato
che lo copriva sui monti a ponente,
e c’era un bosco, un bosco incantato
che lo copriva sui monti a ponente,
e c' era un bosco, un bosco incantato
che lo copriva sui monti a ponente.

Per mille giorni e mille albe ancora
S’era levato il sole a levante
ed una bianca e bella signora
lo salutava ogni dì supplicante,
ed una bianca e bella signora
lo salutava ogni dì supplicante,
ed una bianca e bella signora
lo salutava ogni dì supplicante.

Fa che riveda il mio giovane sposo
astro lucente che inviti a sperare
che il bosco e il monte così tenebroso
valichi un giorno e mi venga a cercare,
che il bosco e il monte così tenebroso
valichi un giorno e mi venga a cercare,
che il bosco e il monte così tenebroso
valichi un giorno e mi venga a cercare.

Certo era stato un giorno infelice
quando Calorga la strega mendace
all’alba disse alla dama felice:
"D’ora in avanti non avrai più pace",
all’alba disse alla dama felice :
"D’ora in avanti non avrai più pace",
all’alba disse alla dama felice :
"D’ora in avanti non avrai più pace".

Fece la strega con voce gracchiante:
"Tutti i miei intrighi tu vuoi rovinare
il tempo solo avrai di un istante
per scomparire e mai più ritornare,
il tempo solo avrai di un istante
per scomparire e mai più ritornare,
il tempo solo avrai di un istante
per scomparire e mai più ritornare".

E salutato lo sposo dolente
era fuggita piangendo a cavallo,
frasi cattive avea nella mente
quando sentì cantare quel gallo,
frasi cattive avea nella mente
quando sentì cantare quel gallo,
frasi cattive avea nella mente
quando sentì cantare quel gallo.

No tu non devi piangere ancora,
bianca fanciulla di un mondo incantato,
il dì verrà, cara e dolce signora,
in cui il tuo sposo ti avrà ritrovato.

Per mille giorni e mille albe ancora
S’era levato il sole a levante
ed una bianca e bella signora
lo salutava ogni dì supplicante,
e quella bianca e bella signora
lo salutava ogni dì supplicante,
e quella bianca e bella signora
lo salutava ogni dì supplicante.

Come la favola vada a finire
nessun cantore ha potuto sapere
e se lo sposo è riuscito a punire
la strega, chissà, staremo a vedere,
e se lo sposo è riuscito a punire
la strega, chissà, staremo a vedere,
e se lo sposo è riuscito a punire
la strega, chissà, staremo a vedere.

Ma la speranza è negli occhi del sole
che sulla notte è ogni dì vittorioso,
la primavera che infiora le viole
vince ogni anno l’inverno piovoso,
la primavera che infiora le viole
vince ogni anno l’inverno piovoso,
la primavera che infiora le viole
vince ogni anno l’inverno piovoso.

Così la bella come disse il gallo
rivedrà un dì certamente il suo sposo
che giungerà nel castello a cavallo
passando nel bosco fatato e insidioso,
che giungerà nel castello a cavallo
passando nel bosco fatato e insidioso,
che giungerà nel castello a cavallo
passando nel bosco fatato e insidioso.

Note

Registrata e pubblicata ufficialmente nel 1983 sll’album “Terra di Thule”, la canzone era già in circolazione da qualche anno. Infatti fu pubblicata per la prima volta, anche se in versioni dal vivo, sulla cassetta “Campo Hobbit 3” (1980) che raccoglieva, in due volumi, alcuni dei brani suonati all’omonimo campo.