Rassegna Stampa

Intervista a Sylwia curatrice della pagina FB polacca sulla musica alternativa italiana “Muzyka wloskiej prawicy”

Testata: CANTI RIBELLI

Data:8 dicembre 2013
Autore: Claudio Volante
Tipologia: Intervista

Locazione in archivio

Stato:Solo testo
Locazione: ASMA-Archivio digitale RS,Web/Cantiribelli,Cantiribelli 2013-12-08

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Da maggio su facebook è attiva la pagina “Muzyka wloskiej prawicy”, pagina in polacco dedicata alla musica alternativa italiana. Il merito della creazione di questa pagina è di Sylwia, una ragazza appassionata della nostra musica che già da qualche tempo traduce nella sua lingua i testi delle nostre canzoni. E proprio con lei parliamo di questa sua passione per la nostra musica e la nostra realtà.

Ciao Sylwia, iniziamo con una tua presentazione al pubblico italiano. Parlaci un poco di te, delle tue passioni, delle tue idee, dei tuoi valori e di come nasce il tuo impegno politico.

Ho 23 anni e sono studentessa del turismo dei paesi biblici. Circa 2 anni fa, dopo aver conosciuto le canzoni degli Amici del Vento – e grazie anche a queste – ho aderito a una piccola organizzazione nazionalista studentesca e poi sono stata una tra le fondatrici della organizzazione femminile “Kobiety dla Narodu”, un’iniziativa di ragazze nazionaliste di alcune citta polacche. Partecipo volentieri a tutte le azioni e le iniziative per difendere e diffondere la nostra cultura, la storia e i valori cristiani della societa polacca.

Tu hai iniziato a tradurre in Polacco delle canzoni di musica alternativa pubblicandole sul tuo canale youtube. Come nasce la tua passione per la musica alternativa e che cos’è che ti ha colpito delle nostre canzoni portandoti ad approfondirne la conoscenza?

La storia è curiosa. E’ cominciata dalle lezioni obbligatorie all’universita, dove per caso mi sono trovata nel gruppo che doveva studiare l’italiano. Non mi piaceva questa lingua, avrei preferito imparare l’inglese e per un anno volevo cambiare il gruppo, ma poi ho rinunciato e ho iniziato a cercare qualcosa, che mi aiutasse ad imparare questa lingua. Cosi, ascoltando su YouTube la musica italiana ho trovato, per caso, la canzone “Amici del Vento”. Non ho capito il testo, pero la musica mi ha subito affascinata (forse perche mi ricordava la musica di Kaczmarski, un cantautore polacco che mi piace). Allora non avevo nessun’idea che fosse la canzone dei “fascisti”! Ho chiesto di tradurrla alla mia insegnante d’italiano, che era un po stupita, ma anche lei non sapeva spiegarmi il contesto. Quando mi sono accorta di che tipo di canzoni sono queste e ho visto i video dei concerti con le “braccia tese” ero un po scioccata, ma non ho smesso ad ascoltarle, perche mi piacevano tanto, sopratutto dal punto di vista musicale perche le parole le capivo poco. Così ho iniziato a leggere e a documentarmi su quel periodo scoprendo che il fascismo italiano non era cosi demoniaco come pensavo prima e, in piu, ho scoperto che i cosiddetti “neofascisti” (o nazionalisti, anche quelli polacchi) generalmente non sono i brutti mostri mitici, come vengono dipinti dai media e dalle televisioni. Così ho continuato ad ascoltare le canzoni degli Amici del Vento, Compagnia dell’Anello, ZPM e poi anche di altri gruppi e mi affascinava non solo la musica, ma anche i testi pieni di entusiasmo, impegno, cameratismo e, sopratutto, sincerità ed è stato quello che mi ha colpito di più. Non era una musica cantata per i soldi o per la fama, ma per un’ideale e per diffonderne i valori. Questo rende bella questo tipo di musica, anche se sono spesso una melodie semplici.

Nel corso dell’ultimo anno hai avuto modo di venire in Italia tre volte, di conoscere da vicino la Lorien e altre realtà e di conoscere e sentire dal vivo alcuni dei nostri menestrelli. Come ti sei sentita, che impressione ti ha lasciato sentire per la prima volta dal vivo alcune delle canzoni che avevi tradotto nella tua lingua?

Si, sono stata a Milano tre volte e ogni volta è stato indimenticabile. Ho conosciuto Guido Giraudo, Marco Venturino e altre persone interessanti e potevo non solo ascoltare, ma anche cantare insieme agli “Amici del Vento” le loro canzoni. Per me era ovviamente una bella esperienza, tanto più che quando ho cominciato a tradurre i testi delle canzoni non mi aspettavo di poterne in futuro conoscere gli autori. Ero molto impressionata non solo dal fatto di aver conosciuto i musicisti di cui ascoltavo le canzoni, ma ancor di più dal fatto di aver incontrato persone dal carattere buono. Sono molto felice di aver potuto conoscere personalmente queste persone.

In Polonia c’è una scena musicale similare a quella italiana o comunque vicina ai movimenti nazionalisti?

Ovviamente c’è la scena musicale vicina ai movimenti nazionalisti, ma per motivi storici è ben diversa da quella italiana. Fino al 1989 in Polonia c’era il comunismo imposto dai russi e, quando in Italia negli anni ’70 e ’80 si creava la scena “alternativa”, non c’era la musica nazionalista (perché l’ambiente nazionalista praticamente non esistava) ma anticomunista. La cantavano sopratutto cantautori, come Krzysztof Kelus, Przemys?aw Gintrowski o Jacek Kleyff. Il piu conosciuto tra loro era Jacek Kaczmarski – un vero genio musicale – che ha scritto piu che 600 splendide canzoni sui temi sociali e storici. Ma era soprattutto un autore di “protest songs” e un artista indipendente, non un cantautore nazionalista e nemmeno molto patriota.

Negli anni novanta e’ cominciata la rinascita del movimento nazionalista molto legato all’ambiente skinheads e sono nati alcuni gruppi che cantavano la musica RAC e Oi!. Questo genere musicale è stato il più popolare negli ambienti nazionalisti fino all’inizio del XXI secolo, ma comunque, nello stesso periodo, c’erano anche alcuni cantautori, come Andrzej Ko?akowski, Leszek Czajkowski o Lech Makowiecki. Negli ultimi anni il genere musicale più popolare è diventato l’ hard rock (o perfino metal) e si è anche sviluppata molto la scena del rap patriotico.

Che temi trattano le canzoni e quali sono i gruppi/solisti più conosciuti?

I temi più diffusi sono naturalmente quelli di patria e storia polacca, ma c’e’ anche spesso opposizione all’Unione Europea e alla globalizzazione. Gli argomenti delle canzoni sono anche influenzati dai movimenti a cui appartengono gli autori. Per esempio i vecchi, ma sempre conosciuti e ascoltati, gruppi skinhead come Honor, Szwadron 97 o Legion cantano i soliti temi di RAC: anticomunismo, scontri per le strade e rabbia contro il “sistema”; mentre i nuovi gruppi di hard rock o metal (Irydion, Nordica, Horytnica, Tormentia) cantano sopratutto temi storici, talvolta con accenti pagani o cristiani. Vi sono brani rap, cantati dai gruppi o solisti come Zjednoczony Ursynów, Encecha, Wuem o Tadek, spesso riguardanti le squadre di calcio e la vita dei tifosi. Ci sono cantautori, come Andrzej Ko?akowski o Leszek Czajkowski che creano canzoni più riflessive e talvolta anche satiriche. Un argomento che è molto popolare nelle canzoni identitarie polacche è la seconda guerra mondiale, specialmente la Rivolta di Varsavia, e – negli ultimi anni – anche i “guerrieri maledetti”, che hanno combattuto contro i comunisti dopo la seconda guerra mondiale.

Hai partecipato a qualche concerto dove fossero presenti dei gruppi italiani?

Si, a uno, durante Festiwal Orle Gniazdo – festival della musica identitaria polacca. Come gli ospiti hanno cantato i Nessuna Resa. Mi ricordo che oltre le loro canzoni hanno cantato tre volte “Come il vento” degli Intolleranza – brano conosciuto in Polonia che è piaciuto molto a tutti.

A maggio debutta su facebook “Muzyka wloskiej prawicy” una pagina polacca dedicata alla musica alternativa italiana. Da che cosa nasce questo progetto? Lo gestisci da sola o con altre persone?

Questo progetto è nato dalla semplice voglia di far conoscere agli altri la bellezza di questa musica che io conosco, ma che in Polonia è quasi totalmente sconosciuta. La musica di alcuni gruppi di rock identitario è un po’ ascoltata in Polonia, pero sono molto poche le persone che conoscono l’italiano e quindi, anche se a molti piace, sono pochissimi quelli che la capiscono e allora voglio tradurre questi testi in polacco. Invece la musica alternativa quella degli Amici del Vento, Compagnia dell’Anello è assolutamente sconosciuta, purtroppo, ma lo voglio cambiare. La pagina, la gestisco da sola.

Perché reputi importante la musica alternativa italiana?

Prima di tutto perché e molto variegata e, in genere, ha un alto livello di testi. C’è la “classica” musica alternativa, melodiosa e con i testi che sono spesso addirittura poesie, ci sono diversi tipi di rock, c’è la nuova musica cantautoriale di Skoll – ognuno puo trovare qualcosa che gli piaccia. Penso, che grazie a questa ricchezza sia della musica, sia dei contenuti dei testi possa essere un buon esempio per i musicisti identitari di tutta Europa e per questo cerco di renderla conosciuta anche in Polonia.

Che cosa vuoi trasmettere ai tuoi connazionali attraverso le nostre canzoni?

A dir la verità vorrei trasmettere un po’ della ricchezza delle emozioni che c’è nella musica italiana identitaria. Ci sono canzoni sull’onore, sulla patria, sulla fedeltà, ma anche sull’amicizia, sull’amore, e sulla bellezza, ci sono le canzoni serie e quelle satiriche o addirittura allegre. Ma la cosa, che mi piace di più, è l’entusiasmo, la speranza e il vero idealismo che trasmettono molte delle canzoni italiane. Nella musica polacca invece prevalgono sempre argomenti storici, nostalgia per gli eroi caduti o rabbia contro la realta di oggi. Attraverso la mia pagina e le traduzioni vorrei mostrare che si puo creare una musica identitaria più variegata e più positiva. Una più ricca e più “aperta” musica potrebbe senza dubbio non solo arricchire culturalmente e spiritualmente l’ambiente nazionalistico, ma anche attirarci molta gente.

La seconda cosa che vorrei presentare sulla mia pagina è proprio la varietà dei generi musicali. Secondo me sulla scena polacca di destra manca un po’ una musica piu leggera: o rock piu melodioso o la musica cantautoriale e vorrei che la musica italiana che traduco fosse un’ispirazione per i cantanti polacchi. Non so, se sarà possibile, ora la mia pagina su facebook ha relativamente pochi “mi piace” e non mi pare che possa in qualche modo influenzare la scena patriotica… ma chissà, forse in futuro… Mi piacerebbe specialmente se ci fosse qualche gruppo che cantasse la buona musica acustica o folk. Anche questo non mi sembra molto possibile perché, come ho detto prima, ora sono popolari piuttosto rock e rap, ma visto che c’è sempre un grande gruppo di persone che ascoltano la musica di Kaczmarski e folk “normale”, non-patriotico penso che si troverebbero molti che vorebbero ascoltare la musica nazionalista di questo tipo. Beh, in questo momento spero e continuo a tradurre le canzoni degli Amici del Vento e gli altri gruppi vecchi. Vedremo.

A Dicembre verrai a vedere il Concerto per Carlo, che cosa rappresenta per te questo evento?

Senza dubbio sarà un evento insolito per me, un tipo di riassunto di tutta la storia della musica alternativa e naturalmente un tributo meritato a Carlo Venturino e agli Amici del vento. Sinceramente non vedo l’ora di venire al concerto!

Sylvia 2

Un ringraziamento a Sylwia per la sua disponibilità e per l’ottimo lavoro che sta facendo nei confronti della musica alternativa italiana.

Per chi volesse saperne di più:

FB: https://www.facebook.com/MuzykaWloskiejPrawicy?fref=ts
Youtube: http://www.youtube.com/user/Wiedzminka1990



A cura di Claudio Volante
Ass. Cult. Lorien
aclorien@lorien.it


Gruppi citati

AMICI DEL VENTO - SKOLL - INTOLLERANZA - ZPM - COMPAGNIA DELL'ANELLO - HONOR - NESSUNA RESA

Concerti:

FESTIWAL ORLE GNIAZDO
LANCIANDO IL CUORE OLTRE LE STELLE