Rassegna Stampa

non Conforme online numero 11 settembre 2000

Testata: NON CONFORME ONLINE

Data:3 settembre 2000
Autore: Redazione Non conforme
Tipologia: Generico

Locazione in archivio

Stato:Solo Testo
Locazione: /,/,0

Torna alla Rassegna Stampa
non Conforme online numero 11 settembre 2000


Eccoci!

Benvenuti a nonConforme online 11, bollettino telematico di informazione sulla musica "non allineata". Ricordiamo che per essere in questa mailing list occorre un nostro invito o una vostra richiesta e che se non vi interessa ricevere più nonConforme non avete che da spedire una semplicissima lettera di disdetta a: nonconforme@... , indirizzo presso il quale potete anche inviare le vostre informazioni... Dal 21.4.2000 è partita la versione in inglese di nonConforme, ovvero BlackBanner: "a bimonthly web-letter in English all about "nice music for nice people"...number 3 of BlackBanner is out and it features news from Italy and Europe, reviews (AION, FRACTION, SFS, ILE DE FRANCE/ZETAZEROALFA, THE GLADIATOR) and interviews with ILE DE FRANCE, HOBBIT, FORTRESS. To subscribe you must send a blank e-mail (with no text and no subject) to: blackbanner-subscribe@egroups.com otherwhise you can contact directly blackbanner@... " i volenterosi sono perciò avvisati...

...Abbiamo notato con piacere come diverse fanzine ecc. utilizzino il materiale di nonConforme online: perfetto, chi ha fatto ciò merita il nostro plauso perchè ha iniziato a capire qualcosa della vita. Non sarebbe male in questi casi una menzione a nonConforme con le indicazioni per la sottoscrizione online: ormai è chiaro che la concorrenza tra carta e web non esiste... comunque non ci formalizziamo...

Novità

Uscito di fresco Sottofasciasemplice 3 "Crociato" che già va mietendo le prime vittime.*** Pronto altresì lo split-miniCD (un miniCD a mezzi, 5 brani in totale costo 15 sacchi) tra Ile De France e Zetazeroalfa. Il singolo esce in una doppia versione, mini-CD con busta cartonata apribile lucidate ecc.(edizione lusso-estremo/gransignori ) e classico vinile 7". Un ghiotto assaggio del prossimo Kriptonite di Zetazeroalfa! ***Piccola anticipazione su Vox Europa 2: questi i gruppi italiani che interverranno, tutti rigorosamente con inediti: Aurora, Gesta Bellica, Hobbit e Zetazeroalfa.*** A settembre-ottobre uscirà l'attesa compilazione per esordienti "Exordia". E già è in programma un volume due con taglio goliardico/streetpunk.*** molti i gruppi in sala o in procinto di mettere mano ai rispettivi lavoritra cui Hobbit, Fronte 82, Injustice Side e Dente di Lupo*** Terzo lavoro per New City Rocks, "Milano 2000", 7" in vinile***

Novità internazionali
Dalla Francia l'esordio su CD degli AION, tra folk apocalittico, spunti elettronici e varie.*** Altro gruppo molto interessante sono i KAISERBUND che fanno tecno! a presto l'esordio...*** sempre dalla Francia siamo in attesa di due live, uno per ELENDIL ed uno er IN MEMORIAM *** FOIERSTOSS è la nuova panzer-uscita di Puhses Liste***ENDSTUFE uno dei gruppi tedeschi più "antichi" sforna l'ultimissimo "Mit den jungs auf tour" Dal Canada i quebechesi TROUBLE MAKERS preannunciano il nuovo CD Pax Americana che vedrà una svolta in senso RIF*** Dalla Francia prossima l'uscita di France Explosion 3 su Pit Records*** Quasi pronto anche il CD d'esordio degli ultraodinisti EYE OF ODIN*** Dalla Scozia segnaliamo l'uscita dei NEMESIS "It was for Scotland" con riferimenti "ballatosi"

Concerti

situazione confusa ma non troppo per il panorama concertizio post-vacanze
segnaliamo:
1,2,3 settembre all'Hobbiton in Gorizia nella suggestiva cornice del castello medievale la presenza dei Contea info: tolkien@...
04.09 GABRIELE MARCONI e ANTICA TRADIZIONE a Mirabello (Ferrara)
09.09 nel padovano ILE DE FRANCE ed HOBBIT + (?) per informazioni 0347 3022215 oppure 0329 2112074 inizio 21:30
meeting uscita padova ovest fra le 19 e le 20
09.09 a Cave DELENDA CARTHAGO più altro info 0339-6326305
09.09 a Capoterra (CA) INDOLE e RAZZA FUORILEGGE
14 - 17 .09 nell'ambito della festa di Atreju parco del Colle Oppio occhio ai altri concerti che vi verranno prontamente segnalati appena in nostro possesso
30.09 è la data del Memorial in Veneto

Internet

Allora in campo internazionale va segnalato certamente il nuovissimo sito di Pure Impact:www.pure-impact.com gran bel lavoro*** in Italia aumentano i siti "culturali" ricordiamo innanzitutto come quello della Liberia Europa sia definitivamente attivato www.libreriaeuropa.net ,*** segnaliamo poi quello dell'associazione culturale Limes con un occhio di riguardo alla musica che non guasta www.asslimes.com *** altra iniziativa degna di nota è il sito relativo al libro Ciribiribì, intelligente iniziativa di autopromozione: www.infinito.it/utenti/ciribiribi *** nel prossimo numero carrellata di siti musicali: segnalate, segnalate!

signori e signore

il panico mediatico!

Sotto Fascia Semplice

"Gambadilegno" (1998) e "Perseo" (1999) nel prisma di "Crociato" (2000) di Jack Marchal


// Tre ciddi' in tre anni : non solo SFS è il più originale gruppo (gruppo ?) della scena "identitaria" (si dice così da voi ?...) europea, si rivela anche il più produttivo. E lo é perché ne ha da dire.
Quando venne pubblicato Gambadilegno nel 98 l'abbiamo tutti noi ricevuto come un collage di rievocazioni, atmosfere e stili diversi, legati fra di loro da una volontà ferrea di espressività che dava la sua unità organica a questo kaleidoscopio di ritmi, timbri e colori. Gambadilegno é uno dei dischi più "visuali" mai fatti, appare costruito come un film in cui ogni scena comporta i suoi toni e forme caratteristiche — bandiere nere, marmo bianco, cori solari, stridenze di chitarre nel giallo-arancio, e poi la pulsazione d'un blu sempre più scuro di Automito, il buio rinchiuso di Poema di F., e la sequenza finale in bianco e nero. Era un film che poneva dei momenti e fatti della nostra vita sotto una luce inaspettata, spesso ambigua, dando ai nostri riferimenti più familiari dei significati ai quali non pensavamo. Un film estremamente costruito (ogni pezzo é una tappa che porta verso L'insegna del Cervo Bianco), ma in cui sembrava allora superfluo cercare un senso generale, tanto era palese il rifiuto di affermare un messaggio politico o ideologico qualsiasi. Poiché era uno dei nostri che parlava il suo discorso era identitario in sé stesso e bastava cosi'.
Con l'arrivo di Perseo un anno dopo si é rivelato che un senso c'era, e che stavamo di fronte alla maturazione di una opera vera, di una opera tanto forte che potrebbe scappare alle intenzioni di quello che l'ha iniziata (questo lo dico nella situazione dello straniero al quale sfuggono tante allusioni, che bene o male crede di capire il 90% di quello che si canta come se fosse un disco inglese senza testo stampato sul libretto, e che pero' in questo margine di incertezza intuitiva pensa di percepire degli elementi che decisamente danno senso).
Perseo: siamo tutti rimasti stupiti dal pezzo omonimo con il quale Katanga, portato dal suo basso ostinato, brucia le sue navi, fa saltare i ponti, massacra amicizie, amori e famiglia come se fossero tentacoli della Medusa, perché tendono a soffocare ogni sforzo per conquistare il proprio destino.
Allora tutto diventa chiaro. In particolare la costruzione dell'album stesso Perseo. La prima metà dei 10 pezzi é ideologicamente marcata, e in un modo stranamente positivo. Omaggio sobrio e commovente ai caduti (Presente), in perfetta correttezza politica nazionalista, chi l'avrebbe detto? Rievocazione senza amarezza di un episodio del passato attivista (Ventimiglia). Ritmi disco/dance che quasi spingono a ballare. Proclama guerriero su fondo ripetitivo alla Mike Oldfield per Paura delle Aquile. Infine viene martellato Normandia, per chiudere il capitolo e non dimenticare che disgraziatamente, dopo tutto, siamo eredi di vinti. Fine della festa. Quattro pezzi in cui si parla al modo colletivo, quattro canzoni in quali il "noi" é ostentatamente ribadito. Pero', c'é al terzo posto questo Perseo che irradia come un detonatore malefico al cuore di questo capitolo, che in qualche modo lo perverte, ne cancella la carica "positiva" (diciamo cosi') con una rabbia dolorosa e disperamente egocentrica, giunta all'insopportabile. Non puo' essere a caso, é il pezzo più forte di tutto l'album, al quale ha dato il titolo.
Parlando di Perseo : perché il serial-fucilatore non si preoccupa di trattare anche il caso dei camerati ? Probabilmente perché pochi sono usciti intatti dal primo album. Ricordate : esso si apriva con l'ardito che fara' pagare la gamba persa, tiene ancora il pugnale — 1919. E si finiva con Alla Prossima — 1945. E fra questi due pezzi venivano esposti dei fatti e ricordi che chiaramente non erano all'altezza di quello che avrebbe dovuto essere la grande avventura del secolo. Forse é per questa ragione che, in compenso, la prima metà del CD Perseo osserva un atteggiamento più positivo, come se fosse per dovere di pietà, una volta per tutte, prima di lasciare perdere poi. Di fatto, la seconda parte del CD Perseo si fa ludica. Disimpegnata. Fuori. Fine della festa ? Beh, ci sono altre spiagge di quelle del 1944, andiamo Alle Streghe! Splendido pezzo che si offre il lusso ironico di essere sprovvisto di basso, e che percio' raggiunge una estrema forza suggestiva per esprimere la frenesia sessuale (si sa che le basse frequenze hanno effetti erogeni solo sulle donne). A proposito di maschilismo svergognato, ecco Rapida e Precisa. E poi si va ancora più avanti nel disimpegno autistico: nei tre ultimi pezzi SFS non parla più che di se stesso (mi piace un sacco Zavorra), e nel finale si limita quasi a ripetare il suo nome di gruppo. Come se non ci fosse nient'altro da dire. Ed é proprio allora che non si fa sentire ma é ben presente une voce che dice : "Mi parlate di valori di onore, virtu', fedeltà, famiglia, nazione, tradizione, impegno collettivo : per carità, mi dica che cosa vuol dire tutto cio' dopo l'8 di Settembre ? O allora, se volete, ne parleremo un'altra volta, e proprio sul serio ."
Appunto, il terzo CD Crociato, uscito nell'estate 2000, é interamente dedicato a questa spiegazione sul serio. Si tratta d'un concept-album ricco e denso, tanto che lo si dovrebbe commentare più come un saggio filosofico (visto che ne é uno) che come un'opera musicale. La musica c'é, pero', fa parte della poesia che bagna i testi. I testi si rispondono l'uno all'altro, arricchendosi mutualmenti degli armonici che sollevano. Stavolta, la costruzione dell'album importa poco, i canti (chiamiamoli cosi'), con l'eccezione del finale, potrebbero essere proposti in qualsiasi ordine senza modificare il contenuto di Crociato, che dunque appare come une opera completa e compiuta, sufficiente a se stessa.
Innanzitutto qualche parole sulla musica. Non aspettate in Crociato gli attimi techno-metal che facevano parte dell'immagine frettolosamente attribuita a SFS. Il CD é cionondimeno più SFS che mai in quanto dà la precedenza alla massima potenza di espressione. "Espressionismo musicale" : mi pare l'etichetta ideale per render conto del genere SFS.
Dunque, poco rock stavolta, una maggioranza di ritmi lenti oppure statici che esprimono degli attimi di raccoglimento e di confessione. Fra Automito e Bandiera Nera (in Gambadilegno), per dare degli esempi, oppure già in Nessuno ci potrà fermare (sul CD d'Intolleranza).
In primo approccio, il tema dominante del disco é la fase chiave che prepara la fine dell'Impero Romano, dall'era di Costantino alla regia di Giuliano. L'Impero ha raggiunto la sua massima estensione, ha esaurito la sua spinta conquistatrice, Roma non é più in Roma, i legionari sul limes guardano dall'altra parte adottando in massa in culto di Mithra che pero' sara' una soluzione transitoria fino alla cristianizzazione definitiva, malgrado l'ultimo e ammirevole sforzo per reinstaurare la fedeltà al Sol Invictus. Deve essere così che al vertice della potenza non c'é più nient'altro da fare che cedere alla tentazione della sensibiltà, dell'umiltà, della rinuncia, fino al desiderio di dolore e di sacrificio anche se assurdo e suicida ? Fenomeno normale e necessario ?
Katanga ha fatto la sua scelta, che espone con chiarezza sulla maestosa vetta dell'album, Inno al Sole. Lo fa senza bigotteria pseudo-pagana (essa spesso vale bene l'altra) né arroganza facile. La problematica è ricorrente in tutto il disco : é quasi inevitabile voler fare il santo dopo aver fatto l'eroe (Orlando Furioso). Al colmo della fedeltà o del fideismo, la differenza non si vede tanto (Sentinella).
Infatti, la storia romana va evocata in modo allusivo, é trattata come metafora del destino individuale di noi tutti. L'altra cima dell'album, Sul Perimetro, puo' riferirsi alla posizione dei legionari sparsi ai confini del'overstretch romano e tanto bene caratterizzare quella dei militanti ormai disimpegnati benché fedeli : hanno fatto il loro possibile quando era tempo, non andranno mai più avanti, che cosa si potra' fare ormai ? Più generalmente : raggiungere la pienezza di se stessi vuol anche dire toccare i propri limiti — quindi la crisi segreta di chi si descrive come "ancora giovane" (Rosso Denso). E che accade poi : tenerezza fino alle lacrime (Duomo di Metallo), tanto per cambiare? A questo punto, Katanga non puo' che predicare un minimo di igiene etica (La Forza Tranquilla), liberarsi delle croci (tutte ?…), e dopo tutto affermare un paganesimo sprovvisto di aggressività. Il Sole porta al perdono, anche lui ? O no ?
Torniamo alla musica. Quella di Crociato é inseparabile dei testi, benché non dimostra l'immediatezza dei precedenti CD. Suggerisco di cominciare col numero 7 (Sul Perimetro), pezzo che oltre il fatto che da' la chiave di tutto l'album é il più accessibile (una perfetta melodia circolare come sa fare Katanga e che si memorizza per sempre al primo ascolto). Poi, c'é l'8, lo stupendo Inno al Sole, il cui finale é un monumento di sovrana bellezza : parte vocali su una nota sola e due accordi, con una modulazione minore/maggiore da fare venire la pelle d'oca, non avete mai sentito niente di simile, mentre di fronte alla solennità liturgica dell'organo s'affermano gradualmente delle percussioni ben terrestri che danno la risposta della carne e del sangue al cielo -- al quale é pero' lasciata l'ultima parola (invece, la conclusione di Sul Perimetro era affidata alla batteria sola (in tutto il CD, la strumentazione assume un contenuto metafisico ancora superiore a quello dei testi). E finalmente arriva il pezzo conclusivo, il n° 9, Senza Croci, recitativo spogliato, appoggiato da semplici arpeggi di arpa. Katanga parla al Galileo sul tono della confessione, senza simpatia ne rancore eccessivi, con una sorte di interesse distaccato, lontano, un po' deluso. Sottinteso: le nostre tragedie individuali, o quelle storiche che ne forniscono i simboli, sono la croce che abbiamo portata -- forse che nei suoi confronti l'altra Croce, quella famosa, istituzionale, era in fondo superflua. Chissà ? Un arpeggio significativamente non risoluto chiude Senza Croci e l'album.
Occorre precisare che questo epilogo é lontanissimo dalla facile paccottiglia satanista-dark-metal che volontieri imperversa nell'ambiente. I pagani non praticanti del mio genere saranno nel loro elemento, ma oltre alla qualità della musica, la profondità del discorso dovrebbe catturare l'interesse anche dei cristiani più convinti. Fra le tesi implicite di "Crociato" c'é l'idea che il cristianesimo non si riduce necessariamente alla morale degli schiavi che vorrebbe un certo nietzscheanismo vernacolare, e che le sue manifestazioni anche le più opposte all'etica eroica possono esserne un prolungamento o un sotto-prodotto, ed é proprio questa ambivalenza che rende tanto difficoltoso oppure impossibile ogni tentativo di conciliazione.
Questo straordinario concept-album metafisico chiude un ciclo, dando un supplemento di senso ai due primi album. Notevole, nella confessione finale, come Katanga ammetta che i personaggi di Gambadilegno e Perseo non erano che maschere da superare. Poco m'importa del resto se questo crociato perimetrale é una maschera di più. Ammiro troppo l'opera per interessarmi all'uomo che l'ha fatta, é sicuramente il più grande omaggio che gli possa rendere.

Fraction "Son D'Histoire" di Torr/1

Dopo una recensione come questa di Marchal in verità le altre perdono senso... va anche detto che il piatto SFS è particolarmente ghiotto.. comunque veniamo a noi... Fraction, ex Fraction Hexagone gruppo ormai ex- RAC e neo RIF. L'ala dura del RIF: hardcore, metal, spunti black: una gragnuola di cazzotti allo stomaco: in una parola per uomini che bevono centerbe e si fanno la barba col coltello. Niente affatto male ma piuttosto elitario per l'elite dei timpani d'acciaio... molto interessante l'evoluzione dei testi che provenendo da un discorso direttamente politico iniziano a rifuggire dalla trappola dello slogan scontato senza però necessariamente perdere di immediatezza... i testi sono piuttosto attuali, urbani e "al corrente" con un paio di spunti tradizionali... buono il suono ma forse fin troppo compatte le composizioni (un appunto che mi sentirei di muovere tranquillamente a Pantera ed al 90% del black metal) in altre parole si incorre di stancare dopo averlo semidistrutto l'ignaro ascoltatore. Diciamo però senz'altro che se questo gruppo affinasse le proprie capacità compositive sarebbe estremamente interessante... insomma restiamo in attesa, la rivoluzione è di là da venire... acquisto consigliato caldamente alla suddetta elite dei timpani inox.

ILE DE FRANCE - ZETAZEROALFA :
"Panique médiatique" MCD 2000 BBR/RTP by Attila

Non sono poi così addentro alla lingua, alla cultura o alla musica francesi. Veramente... c'è qualcosa che mi dà hai nervi, malgrado vi abbia parecchi amici e corrispondenti ed abbia la fortuna di visitare la Provenza e l'incredibile Parigi almeno due volte all'anno ormai da anni... ma quando veniamo alla musica il mio naso inizia a muoversi in maniera strana. Beh, non è mai stato così, forse alcuni gruppi Oi! degli anni '80 (e confesso alcuni cosidetti gruppi di world music di alcuni anni più tardi) sono stati capaci di farmi muovere il culo (e penso a LEGION 88, BRUTAL COMBAT e EVIL SKINS). Fortunatamente negli ultimi anni Jack Marchal e compagnia sono stati in grado di catturare nella loro rete e sfornare alcuni dischi veramente buoni sotto la bandiera del Rock Identitario (Francese!), una definizione di musica che potrebbe anche allargarsi a coinvolgere altri musicisti "fuori dai ranghi"... Ile de France è l'esempio più notevole di questa rinascenza francese e chi li ha recentemente visti dal vivo a Milano potrà confermare l'intensità di questo ensemble capace di muoversi dal combat folk (non avete idea di quanto mi piaccia usare questo termine...), ad una forma di post oi/punk rock, a parti più "atmosferiche". Con una line up di quattro (includendo una affascinante bassista e lo stesso Jack Marchal nelle vesti di ospite d'onore) abbiamo su questo miniCD un esempio del lato più hard di questi figli di Francia. Il marchio di fabbrica è lo stesso di tutto ciò che IDF ha prodotto finora. Linee vocali melodiche (e qui va detto come la lingua francese sia totalmente vincente), bei cori e questo strano miscuglio di fondo tra la rabbia e la melanconia che costruisce un velo di intensità... sebbene io preferisca il loro lato folkeggiante (vedi Vox Europa) il loro contributo qui è eccellente specialmente nell' inedita traccia iniziale che invita a tenersi lontano dalla cultura pubblicitaria del guarda-consuma-taci... e questo senso di rifiuto della mediacrazia è l'asse concettualmente portante di tutto il miniCD completato da tre tracce degli ormai leggendari Zetazeroalfa, il gruppo romano de Roma che sta divenendo ormai totalmente massivo come già dissi qualche tempo fa per la "Dittatura del Sorriso". I nuovi tre brani sono pesanti, duri, "nella faccia" con strani ritmetti e la voce di Sinevox che narra ricette per la disintossicazione dal controllo di massa, un invito ad un auto-lavaggio del cervello affinchè le nostre onde cerebrali lavorino sui ritmi propri naturali e non seguendo quelli del tubo catodico o le abominazioni standardizzate moralmente/politicamente corretto-conformiste... due gruppi differenti in una confezione gatefold perfetto/lussuosa con una fantastica immagine "artistica" in copertina. Il tutto con traduzioni reciproche dei testi. L'Impero non può colpire ancora troppo duramente se questa è la nuova resistenza jedi...



Diffondete nonConforme On Line inoltrando questo numero a tutti i vostri amici che secondo voi potrebbero essere interessati. Ricordategli che per iscriversi è necessario inviare una e-mail bianca all'indirizzo: non-conforme-subscribe@egroups.com
Il bollettino si muove nel rispetto della legge sulla privacy 675/96, si garantisce quindi che la lista degli iscritti rimarrà segreta.

Per contattarci scrivete a: nonconformelibero.it
Se avete notizie inviatecele! Il prossimo numero si chiude il 28.09.2000


Gruppi citati