Rassegna Stampa

La musica alternativa per il grande pubblico

Testata: SECOLO D'ITALIA

Data:27 dicembre 1995
Autore: Rupe Tarpea Produzioni
Tipologia: Reportage concerto

Locazione in archivio

Stato:Originale
Locazione: ASMA,RS2-0008,62

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"Gli amici del vento" un cd e un concerto a Monza

Monza - Sono passati da dodici anni da quel 27 dicembre 1983 quando in un incidente stradale moriva il trentunenne Carlo venturino, medico e leader degli Amici del Vento, uno dei gruppi storici della musica di destra, la cosidetta musica alternativa. Da allora l'avventura della band (due o tre chitarre, voce e guida, anzi Guido, recitante) ha subito una pausa di dieci anni interrotta solo da un paio di sporadiche esibizioni. Nel 1993, poi, gli Amici del Vento rimasti (Marco Venturino e Guido Giraudo) hanno ripubblicato in versione masterizzata le loro due cassette "Trama nera" e "Girotondo" più una terza con alcuni vecchi brani non incisi, più 4 canzoni nuove scritte da Marco. Da quel momento il gruppo ha ripreso la sua attività con alcuni concerti all'anno, compatibilmente con gli impegni di lavoro del cantautore medico Marco e del monologatore giornalista Guido. Negli ultimi tempi poi il gruppo sembra rivivere una seconda giovinezza dettata dal fatto che in giro c'è interesse per scoprire cos'è la destra e cos'è stata negli ultimi 25 anni, vedi la folta partecipazione di pubblico esterno (800 persone) avutasi al concerti di Ceriale (SV) ad agosto. D'altronde la musica alternativa costituisce un importante tassello per capire i giovani di destra, la storia, i sentimenti le idee e l'impegno.
Nel 1996 gli Amici del Vento festeggiano il ventennale della prima cassetta "Trama. Una ricorrenza per celebrare la quale il gruppo sta lavorando al primo cd della sua storia con rifacimenti di alcuni classici da affiancare ai nuovi pezzi che Marco Venturino ha scritto negli ultimi tempi. Un album che stanno preparando in uno studio serio con arrangiamenti degni di tale nome e non el vecchie due o tre chitarre nel vecchio pollaio adibito a studio insonorizzato per "Trama nera". Un album che gli Amici del Vento hanno praticamente proposto nel concerto tenuto a Monza il 2 dicembre scorso in un grenito Teatro Manzoni nonostante la concomitanza con la manifestazione nazionale di Roma che ha costretto consigieri regionali e amici vari ad un frettoloso viaggio aereo per poter partecipare ad entrambi gli eventi. Pienone dunque grazie soprattutto ai ragazzi del Fronte della Gioventù che hanno coinvolto le scuole della cittadina. Un pubblico giovane e attento sia ai monologhi introdduttivi di Giraudo sia ai testi delle canzoni. Ragazzi con tanta voglia di capire la destra di ieri e quella di oggi, e di conoscere canzoni come "Amici del Vento", "Ritorno", "Anni '70", "Droga" (presentata ricordando Vincenzo Muccioli) "Saigon"; "Afghanistan", "Patria", "Vecchio ribelle", "A Carlo", "Amici miei" più una sorpresa cabarettistica ("O scarrafone" di Pino Daniele divenuto "O Scalfarone"), "Gatto nero" e le quattro nuove canzoni di Marco, composte negli ultimi mesi: "Berlino" sul crollo del Muro e il riciclaggio dei comunisti ("Berlino, Berlino, il muro è crollato, il mondo è cambiato il rosso è passato.. Il compagno riciclato non è certo sparito. Attenti ragazzi del mondo che viene,. Difendere la coscienza da quel branco di ienem che cambiano d'abito e cambian colore, ma per simbolo han sempre.. Un uomo che muore") "Lettera a un ragazzo della classe '80" messaggio dei giovani degli anni '79 alle nuove generazioni. "Progressista rap" versione aggiornata de "La ballata del compagno" sulle contraddizioni e le ipocrisio della sinistra; per finire con l'ultimissima "Identità" per rivendicare lla propria identità con con l'esteriorità, ma con le azioni, i comportamenti, lo stile di vita.
Canzoni rivestite di ritmi e arrangiamenti. Molte ci hanno guadagnato, qualcuna ci ha perso, sommersa dalla musica (è il caso soprattutto di "A Carlo" che perde pathos e "Identità" che ha un arrangiamento non molto felice, troppo frivolo e non all'altezza del testo). Certo vent'anni sono tanti e ora gli Amici del Vento vogliono offrire un prodotto valido sotto tutti gli aspetti, per cui alle chitarre di Marco, Claudio Masella e Fabio Constantinescu si sono aggiunti una tastiera, basso e batteria oltre alle solite introduzioni di Guido autore fra l'altro di un monologo come "Il muro di Berlino l'ho abbattuto io" che non stonerebbe affatto nel nuovo cd. Insomma il gruppo ha ripreso il cammino sulla strada iniziata da Carlo nel lontano 1975. Marco da solo e assieme a Guido (coautore di "Gatto nero" e "Lettera a un ragazzo") hanno ripreso in mano il testimone di una vita fra profesione, impegno politico e canzoni nel nome del fratello ma anche di Almerigo Grilz e altri che ci hanno regalato una bellissima testimonianza di vita, imsegnandoci ad usare nella politica di tutti i giorni "strumenti" che a destra non erano mai stati presi seriamente in considerazione, rinnovando il modo di fare politica. E adesso la musica alternativa può finalmente uscire dal ghetto e farsi conoscere da un pubblico più vasto di quello che finora ha ascoltato le canzoni degli Amici del Vento, della Compagnia dell'Anello, degli Zetapiemme, degli Janus, di Fabrizio Marzi, Leo Valeriano, Michele di Fiò ecc. canzoni di storie e di sentimenti, di impegno e di sogni, di speranze e di idee.


Gruppi citati

AMICI DEL VENTO

Concerti:

È TUTTA UN’ALTRA MUSICA