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Intervista con i Plastic Surgery

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Questa intervista è stata ritrovata da Marco editore di "Violence" da una intervista fatta nel 1986 alla 'zine tedesca "Oi! The Bulldog" # 2, tradotta e riproposta sulla fanzine italiana "Fuori Dal Coro" # 02 del 2003.


Intervista con: Plastic Surgery


1. Oi! The Bolldog: Parlateci della vostra formazione...

Plastic Surgery: Siamo un gruppo skin del nord Italia, il membro più vecchio della band è Max (30) mentre il più giovane è Gianni (18). La formazione è composta da: Mauro - chitarra, Max - voce, Gianni - basso & Franco - batteria.

2. E' da molto che suonate insieme?

Abbiamo formato la band nell' estate del 1981, nel febbraio del 1982 abbiamo organizzato il primo concerto punk nella nostra zona (Isola della scala) con 4 bands e ci sono stati casini tra punk e skins contro ragazzi dei dintorni. Gli scontri sono durati dalle 21:30 fino all' una di notte. Dopo alcuni concerti abbiamo iniziato ad essere stufi dei compagni e dei freaks che stavano cecando di cambiare l' identità del punk. Abbiamo deciso di organizzare il primo concero Oi! a Verona (la nostra città) con Nabat, Rommel Skins, Oi-Poets e, naturalmente, Plastic Surgery. Fu un concerto storico ed anche il primo ed ultimo dei Rommel Skins, a causa del fatto che il loro cantante aveva dedicato un pezzo ad un uomo di nome A.H. causando il 'disappunto' dei rossi. Alla fine del 1983 il chitarrista dei disciolti Rommel Skins, Gianni, è entrato nei Plastic Surgery prendendo il posto del nostro primo bassista. Franco, un grande tifoso dell' Hellas Verona ed ex batterista degle Epathic Disorder, ha anchesso raggiunto la band. Così dalla fine dell'83 è impossibile guardare alla scena italiana senza i Plastic Surgery!.

3. Con quali gruppi suonate solitamente e quanti concerti fate ogni anno?

I nostri migliori amici sono i ragazzi degli Hope & Glory e Skin Army, ma al momento ci sono poche possibilità di suonare live a causa del servizio militare.

4. Raccontatemi qualcosa della scena skinhead italiana.

Non siamo molti in Italia, ma c'è un buon legame tra Verona, Vicenza e Treviso nel nord est. Ci sono anche ragazzi a Milano, Roma, Bologna e altre città. Il vero problema è la difficoltà di organizzare concerti. Ci sono molti spazi per Redskins e Redpunks perchè sono aiutati dai bastardi dei partiti di sinistra. Noi avevamo un bel posto quì, dove potevamo organizzare concerti con musica anti-comunista, ma anche questo bar sarà chiuso.

5. Quali sono i vostri nemici principali?
Non sò perchè ma sembra che ai concerti il pubblico ami la musica e non voglia rompere le palle. Alcuni organizzatori spesso hanno paura per via dei ragazzi che verranno a sentirci e dei testi delle canzoni. C'è stato un concerto nel 1984 in cui il titolare è andato dagli sbirri e ha fatto chiudere il locale per evitare casini. Un altro grosso problema è trovare lo spazio per le prove e riuscire a recuperare i soldi che vengono spesi.

6. Cosa ne pensate del vostro E.p. "Rivolta"?
Sembra che sia apprezzato ovunque, a qualcuno piace solo "Rivolta" ma devo dire che è abbastanza diversa dagli altri pezzi Oi! che facciamo. Agli skins californiani della fanzine "Back With The Bang" è piaciuto parecchio l' E.p. e così abbiamo saputo che in America non si ascolta solo Hard-Core!

7. Avete in mente qualche nuovo progetto?
Una canzone dell' E.p. "Rivolta" sarà stampata su una compilation dell Rock-o-Rama. 3 pezzi live appariranno invece su un sempler della fanzine "Frisian Patrol". Sono stati registrati nel 1985 in uno studio semi-professionale a Verona.

8. Qualcosa da aggiungere?
Fuori i comunisti dalla Germania, unità per la Germania! Fuori i comunisti dall' Europa, libertà per l' Europa!

L’intervista è stata pubblicata originariamente nel 1986 sulla zine tedesca Oi! The Bulldog n. 2

Gruppi citati

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