Rassegna Stampa

Ieri sera alla Sala Macchine di Rieti – Recensione

Testata: AZIONE TRADIZIONALE

Data:15 dicembre 2007
Autore: Redazione Azione Tradizione
Tipologia: Recensione

Locazione in archivio

Stato:Solo Testo
Locazione: ASMA-Archivio digitale RS,Web/Azionetradizionale,Azionetradizionale 2007-12-15

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E’ una gelida serata di dicembre quando la Sala Macchine di Rieti, calda e accogliente vede arrivare Gabriele, Francesco, Baldo e Fabian. Fraternamente poi, musicisti, ospiti, organizzatori, ristoratori e tecnici si ritrovano insieme al tavolo prima del concerto. L’atmosfera è calda, il cibo ottimo e il clima piacevole, mentre si rievocano gli splendori e gli episodi, della lotta e della musica.
Gli ingredienti ci sono tutti, la sala si riempie durante la prova suoni e prima dell’inizio è obbligata la visita all’attigua libreria che offre testi e supporti per la formazione politica e culturale. La serata musicale si divide in due parti, nella prima Gabriele con i suoi brani più intensi tra “Muro di Scudi” e “Ricordi”, seguono Baldo e Fabian che propongono un brano dei “ Tempo Scaduto” e un omaggio alla militanza al femminile “oltre la tua immagine”, ancora Francesco che propone lo straordinario brano dedicato al Comandante Peppe Dimitri, “Cavaliere senza Tempo”. Dopo queste canzoni il palco si ricompone in formazione completa e inizia la parte corale e comunitaria.
Brani di Massimo Morsello, come “Intolleranza” e “Leon Degrelle”, dei 270 Bis come “Non scordo” e “Claretta e Ben”. Giungono le note di “Non ho tradito”, Trieste 1953” e “La ballata del franco tiratore” per non dimenticare le nostre radici. Si fanno largo poi “Settembre Nero” e “Belfast” e ancora “Impero”, ormai le voci dei musicisti e quelle del pubblico non si riconoscono più. I vecchi ferri da stiro, un po acciaccati ancora infiammano i cuori e questa volta dopo “Piccolo Attila” si preferisce chiudere con un brano dedicato alle attenzioni rivolte dagli agenti in occhiali ai nostri camerati reatini. “Police’s blues” in un miscuglio di canto e risate conduce poi ad una inedita versione di “Steppa”, i musicisti smontano mentre una voce chiede a Francesco un brano…. Tutti fermi…. Partono le note “Generazione ‘78”, chiusura emozionante, finiscono le note, partono gli applausi, l’appello a scrivere per Natale a Luigi, gli abbracci ed i saluti.
Ringraziamo i ragazzi di Sala Macchine, ci hanno insegnato che queste serate fanno sempre bene ai cuori.


(http://www.azionetradizionale.com/2007/12/15/ieri-sera-alla-sala-macchine-di-rieti-recensione/)


Gruppi citati

IMPERIUM - FRANCESCO MANCINELLI - GABRIELE MARCONI

Concerti:

Concerto:2007-Dicembre