Rassegna Stampa

Finchè rimarra una canzone

Testata: CONTROPINIONE

Data: novembre 1984
Autore: Alfredo Mantica
Tipologia: Specifico

Locazione in archivio

Stato:Copia
Locazione: ASMA,RS2-0005,60

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Abbiamo speso la nostra gioventù con più battaglie che parole. Poco tempo per discutere, troppo per morire. Abbiamo camminato tutti i gironi guardando dritto di fronte a noi e rifiutando di difenderci alle spalle. Incoscienti, nella meravigliosa certezza di superiorità che la nostra Fede ci dava. Abbiamo imparato a diventare uomini in un mondo mediocre dicendo NO quando altri tacevano. Abbiamo amato la nostra diversità disprezzando la mediocrità, vezzeggiato la pazzia, detestato l'abulia. Abbiamo vissuto nella violenza ma non fu mai il nostro pane, preferendo ad essa la forza, la rudezza il coraggio. Abbiamo così subito l'altrui vigliaccheria, gli agguati bastardi, le imboscate sordide. Abbiamo pagato il prezzo dell'Idea tra i muri putridi dei carceri del regime, bollati per mostri da mostri ben peggiori. Abbiamo imparato, ahimè, a non illuderci più, a non avere più né Patria né Dio, assistendo agli abbracci tra un'asssassino e un papa. Abbiamo visto gli anni scorrerci addosso. Abbiamo scoperto che la battaglia è più dura è quella di tutti i giorni, tra i compromessi, le necessità, le mediocrità, i lavori inutili e malinconici. E della nostra gioventù cosa rimane? Rimane una canzone. Percè in quegli anni di sangue e di piombo, abbiam saputo anche cantare. Cantare la nostra rabbia, la disperazione, l'odio, Ma anche la gioia, l'avventura la gloria e perché no, la rivoluzione. Ed oggi tutto potranno toglierci ma finchè rimarra una canzone, una nostra canzone, noi saremo ancora vivi.. Come te Carlo, come te Alberto


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