Rassegna Stampa

Cantando Giovinezza

Testata: IL GIORNALE D'ITALIA (online)

Data:23 ottobre 2016
Autore: Marco Buonasorte
Tipologia: Recensione

Locazione in archivio

Stato:Pdf Rivista completa
Locazione: ASDI-Archivio digitale RS,Il Giornale d'Italia,IlGiornaledItalia_20161023

Torna alla Rassegna Stampa
In uscita il volume di Di Giorgi e Moriconi, che 'scava nelle note alla ricerca di emozioni per dimostrare al mondo come un Fascista sogna'

Ci sono molti modi per tramandare la memoria. Per esempio le canzoni. Che, oltre a tradurre in versi e musica pagine di storia e uomini e donne che ne sono stati a vario titolo e in varia misura protagonisti, riportano, anche a distanza di anni, atmosfere e sensazioni. Vissuto insomma.
E' sulla base di questo presupposto che Cristina Di Giorgi ed Emma Moriconi, dando seguito ad un'idea del direttore Francesco Storace, hanno lavorato ad una rubrica che ha tracciato, sul Giornale d'Italia, un percorso storico-musicale sui canti del Ventennio. Il loro lavoro è stato ora raccolto in un volume intitolato “Cantando Giovinezza” (Ritter Edizioni 2016, pag.312, €20), che uscirà il 28 ottobre.
Un libro che, spiegano le autrici, “vuole essere la sintesi di un'epoca attraverso i brani che l'hanno descritta, dei quali abbiamo cercato di ricostruire quanto più accuratamente possibile la storia. Un viaggio tra le parole e le note che si cantavano durante il Fascismo, onde coglierne lo spirito più puro e diretto. Perché quelle canzoni, per chi le ha scritte e cantate, costituiscono lo specchio di un sentire sentire legato a giorni in cui, comunque la si pensi, l'Italia era attraversata da emozioni forti, nella maggior parte dei casi spontanee, popolari e condivise”.
Emozioni dunque. Come quelle, tra gli altri, dei piccoli Balilla, degli Universitari Fascisti, del popolo italiano che cantava il suo amore per il Duce e per Roma. E ancora, quelle di chi esprimeva soddisfazione per le conquiste sociali del Fascismo e per le sue vittorie, dei volontari che partivano per la guerra e delle loro famiglie, degli orgogliosi appartenenti ai diversi Corpi Militari impegnati sui diversi fronti, delle Ausiliarie, dei giovani della Repubblica Sociale che “hanno continuato a combattere nonostante la guerra fosse ormai persa. E hanno anche continuato a cantare, a volte fuori dai denti, trattenendo a stento la rabbia per un disonore di cui non volevano essere complici”.
Nelle quattro sezioni tematiche in cui “Cantando giovinezza” è suddiviso, sono quindi ricostruiti, con la massima cura possibile, i dettagli di brani noti e meno noti che vanno a comporre un mosaico fatto innanzitutto, come si diceva all'inizio, di emozioni.
A completare ed arricchire il volume - che Di Giorgi e Moriconi hanno voluto dedicare “a tutti coloro che le canzoni di cui parliamo le hanno vissute sulla propria pelle. Scrivendole o cantandole per le strade, nelle case, in teatro, marciando verso la guerra. Da soli o in coro. Per non pensare o per riportare alla mente persone ed atmosfere lontane” - un cd realizzato in collaborazione con l'Associazione culturale Lorien, che comprende le tracce in cui, con sottofondo musicale, è recitata la storia delle canzoni inserite nell'indice.
“Questo libro – scrive Francesco Storace nella prefazione – ci rende più ricchi. Nello spirito e nella voglia di non fermarsi mai, perché non ti arrendi se canti l'ardimento e la volontà. E in fondo sogni. E quando sogni ti rendi conto che c'è qualcosa per cui vale la pena di battersi”.


Gruppi citati



Bibliografia:

CANTANDO GIOVINEZZA