Rassegna Stampa

“Settimo Sigillo”, Musica & Idee

Testata: COMUNITA' AMBROSIANA

Data:17 maggio 2016
Autore: Michelangelo Longo
Tipologia: Intervista

Locazione in archivio

Stato:Solo testo
Locazione: ASMA-Archivio digitale RS,Web/Comunità Ambrosiana,Comunità Ambrosiana 2015-05-17

Torna alla Rassegna Stampa
E’ uscito all’inizio del mese di marzo un CD musicale che deve molto della sua origine e del suo sviluppo alla famiglia spirituale di Alleanza Cattolica. Si intitola “Settimo Sigillo” ed è l’opera prima di Andrea Arnaldi, autore della gran parte degli 11 brani che compongono il disco, al quale abbiamo rivolto alcune domande.

Come è nata l’idea di pubblicare questo CD?
Semplicemente, se ne è presentata l’occasione.
Devo dire subito che non sono un musicista professionista e che, anzi, ho una modestissima preparazione musicale che fa di me un autodidatta dilettante. Però ho sempre avuto passione e interesse per la musica e fin dai tempi del liceo, ma soprattutto dell’università, mi sono dilettato a scrivere testi per canti di contenuto storico, religioso, politico, in linea con l’impegno che andavo maturando all’interno di Alleanza Cattolica.
Alcuni di questi testi sono stati messi in musica, nel corso degli anni 80, da due amici che avevo coinvolto in questa passione, Paolo Di Giovanni e Laura Salvetti, e più avanti, dopo avere imparato almeno a strimpellare una dozzina di accordi per chitarra, sono stato in grado di scrivere io stesso alcune musiche.
Si trattava di canzoni che cantavamo con gli amici dopo una bella cena oppure durante un incontro di formazione o un ritiro spirituale, e che successivamente hanno iniziato ad essere cantate durante i campeggi estivi e gli incontri di capodanno, che i nostri figli hanno imparato a canticchiare (anzi, talvolta le cantavano meglio di noi “vecchi”).
Addirittura per circa un decennio, tra gli anni Ottanta e Novanta, insieme a Paolo, Laura e Roberto Gavirati abbiamo dato vita ad una esperienza musicale, denominata Settimo Sigillo, che si è esibita in diversi concerti pubblici (ricordo in particolare quelli di Modena, Firenze, Torino e Milano), senza produrre mai alcuna registrazione.
Anche dopo la fine dell’esperienza del Gruppo, ho continuato, sempre più di rado, a scrivere qualche testo e a comporre qualche melodia, ma a poco a poco altri impegni e altre attività mi hanno assorbito fino al punto da riporre la chitarra ed il flauto in un modo che credevo definitivo.

E invece cosa è accaduto?
Sostanzialmente due fatti: il primo si è verificato all’inizio del 2008 ed è la morte di Enzo Peserico, amico fraterno con il quale avevo condiviso tutto il mio percorso di formazione umana e spirituale ma soprattutto costruito un rapporto di amicizia autentica e profonda. In quelle settimane di smarrimento per una perdita tanto improvvisa quanto lacerante, ho pensato di riprendere penna e chitarra per cantare in onore di Enzo. Non lo facevo da anni e non l’ho più fatto dopo avere composto “Canzone per Enzo”.

E il secondo?
Il secondo fatto è anch’esso legato ad una storia di amicizia profonda. Nell’estate del 2013 parlando con un altro fraterno amico di lunga data, Marcello Parilli, è nata l’idea di selezionare una decina di quelle vecchie canzoni e donare loro una veste musicale nuova, ricca, in grado di valorizzarne il contenuto ed il messaggio e di perpetuarne, in qualche modo, la memoria.
L’idea era davvero suggestiva e soprattutto poteva fare affidamento sulla passione che Marcello ha sempre avuto per la musica, unita ad una competenza notevole nel campo dell’informatica connessa alla produzione musicale.
Insomma, abbiamo deciso di provarci veramente, pur essendo entrambi dilettanti, con impegni familiari e professionali e tante altre cose da fare nella vita.
Abbiamo iniziato a trovarci in autunno per iniziare ad impostare il lavoro, poi nel corso degli anni 2014 e nel 2015, senza alcuna fretta e cercando di trovare faticosamente qualche momento libero, abbiamo fatto alcune sedute di lavoro in studio di registrazione per preparare le tracce di chitarra (grazie alla bravissima Elisabetta Chiesura) e voce di tutte le canzoni. Su queste tracce, Marcello ha sfoderato un notevole estro con arrangiamenti davvero straordinari. E’ così che all’inizio del 2016 abbiamo terminato il lavoro e siamo andati in produzione con il CD.

Perché il disco si intitola Settimo Sigillo?
Settimo Sigillo mi è sembrata subito una idea vincente perché racchiude in sé il senso ultimo di questo lavoro grazie a un duplice richiamo: al Libro dell’Apocalisse, innanzitutto, cioè il libro profetico di San Giovanni dedicato alle “cose ultime“, alla storia ed al destino finale dell’umanità; e, poi, al grande film di Bergman, un potente affresco di ambientazione medioevale in cui l’uomo alla ricerca del proprio destino e del senso della vita si imbatte nella morte e nella grazia.
Inoltre, mi piaceva l’idea di evocare nel titolo del disco quella originaria esperienza musicale di 30 anni fa che portava appunto questo nome.

Si tratta quindi di un disco “impegnato”?
Diciamo che ho sempre cercato di veicolare contenuti precisi, di dare alle mie canzoni una identità chiara, attraverso la rilettura di pagine storiche tanto importanti quanto dimenticate oppure affrontando tematiche di peculiare significato per la vita dell’uomo, in grado di dare qualche suggestione sul senso ultimo delle cose. Per questo nel disco ci sono brani che parlano di Sacra Scrittura, di Storia, dell’opera di Tolkien, di antiche leggende bretoni e di molto altro ancora.

Molti hanno trovato particolarmente suggestiva la copertina.
Sì, concordo con questo giudizio. Sono particolarmente soddisfatto anche perché la copertina di un disco svolge una funzione delicata ed importante, deve cioè esprimere graficamente l’identità del lavoro e rappresenta il biglietto da visita del CD prima ancora che questo venga ascoltato.
Questa consapevolezza mi ha indotto a rivolgermi a un altro caro amico, Stefano Chiappalone, al quale ho chiesto di darmi una mano con qualcosa che avesse due requisiti: doveva essere una copertina bella e significativa.
Pensavo a un disegno in grado di dare rappresentazione grafica ad alcuni dei temi principali sviluppati dalle mie canzoni. In particolare, pensavo a Canzone per Enzo e Il Pellegrino. Ho chiesto a Stefano di provare a raffigurare un paesaggio ameno, un bosco o una montagna, ed un viandante che percorre un sentiero, nella beata solitudine del silenzio. Questo viandante potrebbe essere il mio amico Enzo, incamminato sui sentieri del Paradiso, così come l’antico pellegrino alla ricerca del senso della vita o ancora, più in generale, ciascuno di noi, in marcia verso una meta, intento a percorrere la propria strada. Stefano mi ha capito al volo e ha realizzato un acquarello meraviglioso e suggestivo.

Come si fa a sapere di più sul disco e dove lo si può trovare?
Ho creato un sito Internet (clicca qui) ed una pagina Facebook (clicca qui) dedicate al mio lavoro. Qui si possono, soprattutto, trovare brevi schede che spiegano il significato di ciascuno degli 11 brani contenuti nel disco, nonché tutti i testi.
Il disco non è distribuito nei negozi: grazie alla collaborazione con la Libreria per corrispondenza San Giorgio può essere spedito a chiunque sia interessato. Basta rivolgersi a info@libreriasangiorgio.it.


Gruppi citati

ANDREA ARNALDI

Discografie:

SETTIMO SIGILLO